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Frodi all’UE per 1,4 milioni di euro: confiscato un castello a Mezzanego

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Guardia di Finanza (immagine di repertorio)

Gli investigatori della Guardia di Finanza di Genova stamane hanno riferito di avere confiscato un castello, nel Comune di Mezzanego, del valore di 560mila euro, su delega della Corte d’appello dopo la condanna di due coniugi per reati fallimentari, tributari e contro la pubblica amministrazione tra il 2010 e il 2016.

La confisca è parte del profitto, derivante da attività illecite, pari a circa due milioni di euro.

L’immobile era stato sequestrato nel 2018 dopo una indagine che aveva scoperto un sistema di frodi attraverso le quali erano stati sottratti oltre 1,4 milioni di fondi all’Unione europea.

Dalle indagini è emerso che il gruppo di società interessato, guidato da una coppia di coniugi italiani di origini lombarde e venete residenti da tempo nel chiavarese con partner in Francia, Romania a Regno Unito, avrebbe dovuto realizzare due prototipi di hovercraft, da utilizzare come veicoli nautici di emergenza in caso di incidenti ambientali.

Per ottenere i finanziamenti, i due avrebbero falsamente attestato la sussistenza dei requisiti richiesti per l’esecuzione del progetto, nonostante l’inadeguatezza strutturale ed economica delle società a loro riconducibili.

Per simulare l’effettivo sviluppo del progetto e distrarre i fondi, sarebbero stati contabilizzati costi fittizi, attraverso l’indicazione nei bilanci delle società riconducibili alla coppia italiana, sia di falsi acquisti di carburante che di ore lavorative prestate dai collaboratori della società, che non sarebbero mai state svolte.

Il castello apparteneva ufficialmente a una società britannica, originariamente costituita dalla stessa coppia italiana e riconducibile ai condannati. Inoltre, i due coniugi, in qualità di amministratori di fatto di una società dichiarata fallita dal Tribunale di Genova, avvalendosi di una persona all’oscuro delle vicende societarie, distraevano i beni dalla società, concorrendo al dissesto della stessa e rendendosi responsabili di bancarotta fraudolenta.