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Uccise il padre, 43enne non è in grado di intendere e volere

Pena ridotta a 24 anni in appello per l’uxoricida Sebastiano Cannella
Tribunale di Genova (foto di repertorio)

Non sarebbe in grado di intendere e di volere Claudio Evangelista, l’uomo di 43 anni che a ottobre dell’anno scorso, ha accoltellato e ucciso il padre Francesco nella sua abitazione di via Novella 95, al Cep, davanti alla madre e della sorella.

Per questo sarebbe stato assolto dalla Corte d’assise. A riportarlo è Il Secolo XIX.

La Corte, da quanto riporta il quotidiano genovese, avrebbe accolto la perizia dello psichiatra che paragona il 43enne ad un bambino di otto anni.

L’accoltellamento sarebbe avvenuto al culmine di una lite legata al risentimento dell’uomo nei confronti del padre che lo avrebbe vessato per anni.

Ad uccidere il padre una coltellata al cuore.

Per il 43enne, che è seguito dai Servizi di salute mentale, l’accusa è di omicidio aggravato dal vincolo di parentela. Interrogato in carcere aveva parlato di “un padre-padrone” che obbligava lui “e le sue sorelle a fare quello che voleva”. Quella sera il 43enne si sarebbe ribellato fino a giungere al triste epilogo.