“Emanuele è il giovane non vedente che domenica scorsa a Chiavari è stato preso di mira da una coppia di turisti. Gli hanno detto ‘un cieco non deve venire qui in questa spiaggia’. Un episodio inaccettabile da cui è obbligatorio prendere le distanze.
Per questo abbiamo voluto portare di persona a lui e alla sua famiglia tutta la nostra solidarietà per il bruttissimo episodio”.
Lo ha dichiarato ieri il governatore ligure Giovanni Toti, a seguito del vergognoso e incivile episodio avvenuto nei giorni scorsi a Chiavari, dove, nella spiaggia pubblica, è stato “rifiutato” un giovane ipovedente.
Toti, insieme all’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, ha incontrato la giovane vittima della crudeltà, dell’egoismo e dell’inciviltà di una coppia di bagnanti che è stato costretto, suo malgrado, a vivere sulla sua pelle. “Se suo figlio è cieco in questa spiaggia non deve venire” avevano detto alla mamma del 30enne. Un episodio vergognoso e inaudito.
Crudeltà a Chiavari, ipovedente rifiutato in spiaggia. Polizia locale non rimprovera incivili
Deve essere chiaro a tutti che atteggiamenti del genere non hanno posto in Liguria, chiunque li compia. Perché sono segno di una profonda ignoranza e inciviltà che non abbiamo intenzione di accettare.
E siamo orgogliosi di lanciare questo messaggio dalla ‘Spiaggia per tutti’, l’arenile dedicato a cittadini e turisti con disabilità dove ho conosciuto tantissimi amici. La Liguria è questa qui, la Liguria è inclusiva, aperta e solidale”.
Anche il sindaco di Chiavari Federico Messuti, dopo la mancanza almeno di un rimprovero da parte degli agenti della Polizia locale, intervenuti in spiaggia, contro l’incivile coppia di bagnanti, ieri è finalmente intervenuto esprimendo solidarietà al concittadino 30enne più sfortunato.
“Abbiamo espresso la nostra vicinanza a Emanuele – ha dichiarato Messuto – il giovane a cui domenica scorsa hanno detto che non poteva stare in spiaggia solo perché è una persona non vedente. Sono parole ignoranti, taglienti e inaccettabili. Un gesto orrendo che condanniamo fortemente. Emanuele ti aspettiamo per un tuffo per dimostrare a chi ti ha ferito che il nostro mare è di tutti”.