Quello che è successo in Russia in questi giorni sarà oggetto di analisi nei prossimi anni. Tanti punti oscuri su un “putsch” che si è concluso senza spargimento di sangue e senza che i militari della Wagner abbiano sparato un colpo durante la brevissima occupazione di Rostov sul Don, peraltro accolti e poi salutati benevolmente dalla popolazione per il loro impegno in Donbass contro gli occupanti ucraini.
Ci vorrà del tempo per capire quello che è successo e forse ci saranno anche interpretazione diverse.
Come sempre, però, la nostra “informazione” e i media Occidentali si sono contraddistinti alla grande con titoloni sulla fine di Putin, proprio nel momento in cui per la verità la guerra in Ucraina la sta vincendo lui.
E così meglio non parlare della guerra in Ucraina e parlare invece della presunta guerra civile in Russia elogiando ora quello che sino ad ieri venivano considerati i criminali di Bakhmut per la loro violenza.
E tutti a insistere sulla fine imminente di Putin e la vittoria dell’Ucraina.
Confesso la mia ignoranza: non so bene cosa sia successo, ma comunque siano andate le cose il presidente Putin ha neutralizzato il “putsch” con abilità e ora è più forte di prima. Ma questo, certo, non lo scriverà quasi nessuno.
L’unica cosa certa sui fatti di Russia è che tutta la nostra informazione ci ha fatto la solita figuraccia, puntando sulla fine di Putin. Prof. Paolo Becchi