Recco, una serata tra musica e sensibilizzazione dell’autismo, venerdì 30 giugno in lungomare Bettolo.
Torna “Note in Blu”, la serata di sensibilizzazione per conoscere l’autismo, in programma venerdì 30 giugno alle ore 21 in Lungomare Bettolo. L’incontro ha il patrocinio di Comune di Recco e Pro Loco. L’evento, è organizzato da Angsa – Liguria onlus e da Fondazione Cometa Blu. Parteciperanno Luca Palmas e Nicolò Agnello e, in qualità di special guest, il gruppo musicale dei Buio Pesto. Ingresso è gratuito.
«Un appuntamento straordinario per dare voce alle attività della onlus, in prima linea per costruire una rete di servizi, e per continuare a dare voce ai nostri ragazzi speciali – commenta il sindaco di Recco Carlo Gandolfo – siamo vicini alle famiglie e a tutti coloro che prestano la loro opera professionale o volontaria per sostenere le persone interessate alle problematiche legate allo spettro autistico».
L’autismo è un disturbo del neuro sviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi. Attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione, divise tra cause neurobiologiche costituzionali e psico ambientali acquisite.
Più precisamente, data la varietà di sintomatologie e la complessità nel fornirne una definizione clinica coerente e unitaria, è recentemente invalso l’uso di parlare più correttamente di Disturbi dello Spettro Autistico (ASD, Autistic Spectrum Disorders), comprendendo tutta una serie di patologie o sindromi aventi come denominatore comune le suddette caratteristiche comportamentali, sebbene a vari gradi o livelli di intensità.
L’isolamento autistico.
La chiusura o isolamento autistico, che è quello che dà il nome a questa patologia, si attua prevalentemente nei confronti del mondo esterno, nei casi più gravi questa estrema difesa può essere attuata anche nei confronti di una parte degli stimoli che provengono dalla propria mente o dal proprio corpo. Questa chiusura, che nasce dal bisogno di proteggersi da stimoli ambientali troppo dolorosi per poterli gestire e sopportare,[62] può essere più o meno grave e quindi può escludere dal proprio mondo in modo parziale o totale gli altri esseri umani ma anche gli animali e nei casi più gravi anche gli oggetti.
Questo allontanarsi ed estraniarsi dalla realtà che circonda il bambino e perdersi in un incantato mondo interiore, può avvenire in modo involontario e istintivo ma può anche essere ricercato, mediante vari stratagemmi. Donna Williams, ad esempio, utilizzava i puntini colorati presenti nell’aria, i disegni della carta da parati, la ripetizione di alcuni rumori. Gian Polo Morello, invece, per escludere il mondo esterno, si chiudeva nella sua stanza e utilizzava la fantasia e la musica. ABov