Si sapra’ giovedi’ mattina la decisione del gip del Tribunale di Genova in merito alla richiesta di rito abbreviato presentata ieri in udienza dagli avvocati di Evaristo Scalco, l’artigiano maestro d’ascia di 63 anni, originario di Varese, che la notte del primo novembre scorso, esasperato per il troppo fracasso nei caruggi, prese arco e freccia e uccise con un dardo il peruviano Alfredo Javier Romero Miranda, 41 anni.
Il delitto era avvenuto in vico Archivolto de Franchi, dietro vico Mele, nel pieno Centro storico genovese.
La richiesta e’ stata presentata dai legali difensori anche se la pubblica accusa ha contestato l’omicidio aggiungendo la presunta aggravante dell’odio razziale, che ipoteticamente prevede l’ergastolo.
Se la presunta aggravante dovesse cadere, eliminando dal quadro il carcere a vita, lo sconto di pena previsto dal rito abbreviato potrebbe essere nuovamente invocato.
Per il pm il procedimento giudiziario si troverebbe in una fase in cui la possibilita’ di rivedere le accuse non e’ piu’ attuabile e quindi si e’ opposto alla richiesta di rito abbreviato.