Ci sono anche alcuni rappresentanti di note cosche di ‘ndrangheta tra gli arrestati durante l’operazione ‘Baluardo’ condotta dalla Guardia di Finanza di Savona e di Genova, con uomini e mezzi dello Scico, del Roan di Genova, del Gruppo Imperia, delle Compagnie di Sanremo e di Vigevano.
Stamane i responsabili della Guardia di Finanza hanno riferito i nomi degli arrestati (uno è ancora latitante): 13 di nazionalità italiana e 4 di nazionalità albanese.
Dieci degli arrestati sono accusati di essere componenti di una associazione per delinquere operativa dal luglio 2019 nella provincia di Savona finalizzata all’acquisto, importazione dal Sud America, trasporto e vendita di coca e hashish.
Sono stati contestati 42 episodi di acquisto, detenzione e cessione e importazione dal Sud America di cocaina (oltre 180 chili), hashish (oltre 40 chili), marijuana (oltre 70 chili) e due tentativi di importare ed acquistare oltre 200 chili di cocaina e 300 chili di hashish.
L’associazione a delinquere, secondo gli inquirenti, era dotata di strutture e mezzi modificati con i quali trasportare la droga, telefoni cellulari criptati collegati a server francesi usati anche dall’interno del carcere dove alcuni erano detenuti.
Secondo quanto riferito dagli investigatori della GdF, l’associazione a delinquere forniva la droga ad altre organizzazioni criminali spedendoli via nave in Italia, con destinazione il Porto di Vado Ligure, dove era organizzato un servizio di recupero e distribuzione dei carichi di droga.
Inoltre, assicurava il pagamento delle spese legali dei componenti o di quanti lavoravano per lei nel caso fossero arrestati. I fondi servivano anche per il sostentamento delle famiglie degli arrestati.
La banda si avvaleva anche di un dipendente di una società di trasporto merci e pacchi nel Porto di Vado Ligure, società risultata totalmente estranea all’indagine, con mansioni di gruista che forniva informazioni sulla posizione dei container in cui era nascosta la cocaina sbarcata a Vado Ligure.
Gli arrestati sono i calabresi Alessandro Morabito, 44 anni, Alessandro Pronestì, 49 anni, Mario Palamara, 54 anni, considerato elemento di spicco della ‘ndrangheta, latitante a lungo, arrestato in Spagna l’11 ottobre 2022 e estradato in Italia.
E ancora i fratelli Domenico e Giovanni Roccadoro, 37 e 38 anni, savonesi come sono savonesi Christian Di Staso, 43 anni, Francesco Abela, 44 anni, Roberto Adinolfi, 46 anni, Alessandro Folchi, 31 anni, Cristian Abate, 44 anni.
Arrestati anche Carmine Insolito, 63 anni, di Caivano (Napoli) ma residente da tempo nel Savonese, i cittadini albanesi Nik Dauti, 44 anni, Nerdojan Hoxha, 30 anni, Shllegaj Saimir 37 anni e Shllegaj Engli, 33 anni e infine Luca Rinaldi, 26 anni di Sanremo.