Controlli massicci nei vicoli ma anche “più Forze dell’ordine” nel capoluogo ligure.
È quanto ha promesso il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dopo l’incontro che si è svolto ieri in Prefettura a Genova con il sindaco Marco Bucci, il prefetto Renato Franceschelli, il governatore ligure Giovanni Toti e gli altri componenti del Comitato per la sicurezza.
“Genova è il porto d’ingresso della droga e questo il fenomeno c’è e va fermato il prima possibile. Ho assicurato al sindaco Marco Bucci che avrà a disposizione uomini per operazioni specifiche. E, tra l’altro, Genova avrà più agenti di polizia, 50 o 60 persone in più destinate all’Area Metropolitana” ha dichiarato il ministro Piantedosi, che poi ha sottolineato la necessità dell’uso della pistola elettrica Taser.
“Immaginiamo – ha spiegato Piantedosi – di fare un intervento normativo per estendere la sperimentazione del Taser anche ai Comuni sotto i 20mila abitanti perché è uno strumento che si è rivelato molto utile. Sono stati 1.350 i casi di uso ma in una buona metà è bastata solo l’esibizione dello strumento per creare dissuasione”.
Per quanto riguarda la sicurezza a Genova il ministro ha affrontato l’emergenza spaccio di droga e criminalità straniera con le istituzioni e le Forze dell’ordine locali: “Qui ci sono i vicoli di spaccio, non le piazze. Programmeremo interventi periodici massivi, oltre a quelli che già si fanno, con risorse straordinarie. Adeguandole anche alla conformazione tipica del territorio”.