Il 6 ottobre 2023, presso il Tribunale penale di Genova, prenderà il via il processo a carico del fondatore e degli amministratori della Società fornitrice di buoni pasto QUI!Group.
Fallimento Qui!Group, 123mila esercizi con crediti per 193 milioni
La maxi inchiesta sul fallimento si è conclusa con una richiesta di rinvio a giudizio, presentata dalla pm Patrizia Petruzziello e dal procuratore aggiunto Francesco Pinto, a carico di trenta persone, tra cui il fondatore della società Gregorio Fogliani.
Nelle circa 800 pagine contenute nella richiesta di rinvio a giudizio, ai trenta indagati vengono contestati ben 219 reati, tra cui bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa aggravata, autoriciclaggio e falso in bilancio.
Sono circa trenta le società coinvolte, di cui quindici fallite, la maggior parte genovesi.
Oltre che per il fondatore di QUI!Group il processo è stato chiesto per amministratori, sindaci e revisori contabili delle trenta società.
Quello che partirà nei prossimi mesi sarà il più grosso processo per bancarotta fraudolenta mai tenuto nel tribunale di Genova.
L’Associazione CODACONS, in qualità di Ente di tutela di utenti e consumatori, degli investimenti e del risparmio, e riconosciuta essa stessa, per il procedimento in esame, come parte offesa dalla Procura presso il Tribunale di Genova, sta promuovendo, in favore di Società e privati coinvolti nella vicenda processuale, la costituzione di parte civile nel procedimento penale incardinato presso il Tribunale di Genova la cui udienza si terrà il 6 ottobre 2023.
Possono partecipare all’azione soggetti privati in proprio o quali titolari di ditte individuali o di piccole società che vantano un credito derivante dall’acquisto e/o riscossione dei ticket pasto della Società Qui!Group e che si siano insinuati o meno nella procedura fallimentare, al fine di ottenere il risarcimento del danno subito da parte dei numerosi imputati – se condannati- al termine del processo penale.
Ricordiamo inoltre che, nel corso delle indagini sulla Società, la Procura di Genova ha disposto il sequestro preventivo di conti, immobili e disponibilità finanziarie per un importo pari a 80 milioni di euro su cui i soggetti danneggiati e qualificati come parti civili potranno, in caso di condanna, rivalersi.
Tutti gli interessati possono aderire all’azione e ottenere informazioni alla pagina https://codacons.it/qui-group-penale/