“No cassoni, no polveri sottili, sì al monitoraggio di qualità dell’aria e rumore”.
E’ uno degli striscioni portati in piazza questa mattina a Genova da comitati e cittadini che hanno partecipato alla manifestazione che ha coinvolto i quartieri del Ponente. Sono partiti alle 10 dalla stazione di Pra’ con un corteo diretto a Lido di Pegli, mandando il traffico veicolare in tilt.
Una nuova mobilitazione con oltre 3mila partecipanti (stimati) per chiedere di fermare i progetti di installazione di nuove servitù produttive ad ovest del Centro città.
Dall’espansione del porto, quello di Sampierdarena, ma anche il Vte di Voltri che porterebbe via ai cittadini le ultime spiagge rimaste fruibili nel Ponente genovese, al tema della vivibilità del territorio, i manifestanti hanno chiesto a chi gestisce la città di essere ascoltati e di potere condividere i progetti sul futuro di quartieri in cui per anni la produttività è venuta prima di riqualificazioni e sviluppo.
C’è preoccupazione dopo l’apertura di un’inchiesta della Procura di Genova sui fanghi sversati nel canale di calma che corre tra la pista dell’aeroporto Cristoforo Colombo e la diga foranea. E resta il tema caldo dei depositi costieri.
Arrivano da Voltri, da Pra’, dalle prime alture del Ponente cittadino i manifestanti che hanno portato in piazza ancora una volta la richiesta di maggiore attenzione ai temi ambientali.
Da quei quartieri fronte porto dove il tempo è scandito, giorno e notte, dai suoni dello scalo e delle sue lavorazioni.
Ce n’è anche per il governatore ligure Giovanni Toti, cui è dedicato qualche striscione: “Toti – si legge – la Liguria non è la discarica dei tuoi affari”.
A organizzare la manifestazione di protesta sono stati quasi tutti i comitati del Ponente: i Comitati di Voltri, Noi di Pra’, Palmaro, Val Varenna, Lido di Pegli e Pegli Bene Comune, Quartiere di Multedo, Cornigliano per la città, Lungomare Canepa, Estremo Ponente e l’associazione culturale Sopranzi, associazione Amici di Villa Banfi e altri.
Al corteo in strada hanno partecipato anche diversi esponenti della minoranza in Comune a Genova e in Regione Liguria.