Stamane i responsabili della Questura di Genova hanno comunicato di avere arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, un architetto e un imprenditore genovesi, ritenuti entrambi responsabili di detenzione a fini di spaccio di cocaina, l’architetto anche di favoreggiamento della prostituzione.
Si tratta di Alessandro Cristilli e di Christian Rosolani.
Nell’attività di mediazione per l’acquisto della cocaina, in diverse occasioni è emerso anche una terza persona di Rapallo, a sua volta destinataria della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Genova e dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Festini con cocaina e giovani donne. Piana: mai partecipato, né preso droghe
Gli indagati, frequentatori della movida genovese e delle Riviere liguri, erano soliti concludere le serate organizzando dei festini “after-hours” a base di sesso e droga, presso le proprie ville, invitando giovani donne assuntrici di cocaina che contraccambiavano la gratuita disponibilità della droga concedendosi sessualmente ai partecipanti.
Il tutto veniva reso più piccante dall’organizzazione di giochi, in gergo definiti “obbligo o verità?”, nei quali i perdenti dovevano scontare delle “penitenze” rigorosamente a sfondo sessuale.
L’architetto, oltre a cedere cocaina alle giovani, con lo scopo di disinibirle durante le sue feste, molte volte distribuiva dosi di cocaina, definendole “bocce di vino”, anche ad altre persone di fiducia, in particolar modo a un’amica, professoressa in un liceo genovese, alla quale, almeno in un’occasione, aveva effettuato la consegna della droga direttamente nel cortile della scuola, durante l’intervallo.
Ai “festini” intervenivano spesso uomini facoltosi. In particolare, l’architetto, sempre secondo l’accusa, aveva strumentalmente anche dei festini ad hoc, pagando delle giovani donne con la finalità di conseguire utili sinergie nel suo ambito lavorativo.
In alcuni casi i partecipanti non sarebbero stati al corrente del fatto che le “amiche” fossero state remunerate per far sì che la serata finisse “nel migliore dei modi”.
Le perquisizioni effettuate nelle abitazioni degli arrestati, ville di lusso con piscina, hanno permesso di rinvenire modiche quantità di sostanze stupefacenti.