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Frana Capolungo 2014, Tursi: adeguare PUC per vincolo esproprio

Capolungo, anche il Comune contro i giudici
Frana di Capolungo a Genova Nervi (foto d'archivio)

Frana del 2014 a Capolungo, al confine con Bogliasco. Ieri la giunta Bucci ha proposto al consiglio comunale di Genova “di disporre l’adeguamento del PUC vigente, per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio delle aree individuate nell’elaborato Piano Particellare; di disporre che l’approvazione del progetto definitivo, in sede di conclusione del procedimento di Conferenza dei servizi, comporterà altresì la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, ai sensi dell’art 12 del D.P.R. n. 327/2001; di stabilire, ai fini dell’acquisizione delle aree di proprietà di terzi occorrenti per la realizzazione dell’opera, di ricorrere alla procedura espropriativa ai sensi del D.P.R., di stabilire che il decreto di esproprio dovrà essere emanato ed eseguito in base alla determinazione urgente delle indennità provvisorie di esproprio, ai sensi dell’art. 22, comma 1 del D.P.R. n. 327/2001, di prendere atto che la spesa degli oneri espropriativi per l’intervento denominato ‘Opere di presidio a mare a protezione del corpo di frana interessante i terrazzamenti di pertinenza dei civv. 39, 41, 43, 45, 47 di via Aurelia – loc. Capolungo’, pari a 4.000,00 euro, è finanziata con fondi propri dell’Ente”.

Lo hanno comunicato ieri sera i responsabili del Comune di Genova.

La delibera è stata approvata con 21 voti. 20 della maggioranza e 1 del Gruppo Misto, 11 sono i voti della minoranza che si è astenuta. Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.

Tursi ha inoltre ricordato che il Comune di Genova è stato convenuto in giudizio davanti al Tribunale di Genova a seguito del ricorso per reintegrazione e manutenzione nel possesso e/o danno temuto proposto dai proprietari di uno degli immobili ubicati sulla Via Aurelia, al di sopra della scogliera di Capolungo. Detto immobile è stato danneggiato dal fenomeno franoso che ha interessato tale scogliera nel gennaio del 2014 e che ha comportato l’emanazione da parte del Comune di dichiarazione di inagibilità e ordinanza di sgombero oltre che del civico 45 – ricorrente – di altri quattro civici nn. 39, 41, 43 e 47.

In tale giudizio sono stati convenuti, oltre al Comune di Genova, l’Agenzia del Demanio, la Regione Liguria, la Città Metropolitana, nonché gli altri proprietari degli immobili parimenti ubicati al vertice della scogliera franata.

Le opere a progetto, come indicato nel Piano Particellare (P007_PD_R08_REV2), interesseranno le proprietà di terzi interessate in parte da esproprio; poiché il perfezionamento del procedimento comporterà l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sulle aree indicate nel piano particellare, che saranno individuate nel P.U.C. vigente.