L’assenza di precipitazioni ha consentito alle squadre di tecnici della Città Metropolitana di Genova di completare le operazioni di ripristino sulle strade interessate, durante le allerte idrogeologiche, da frane e smottamenti.
I responsabili della direzione Viabilità dell’Ente ieri hanno comunicato che è già stata revocata la temporanea interdizione della circolazione veicolare lungo la SP72 di Alpepiana nel Comune di Rezzoaglio, grazie il ripristino delle condizioni di transitabilità a seguito della rimozione del corpo franato.
Oggi verrà riaperto a senso unico alternato il tratto della SP 586 della Val d’Aveto, al km 23+400 circa interessato anch’esso da un movimento del ciglio di valle.
Relativamente alla SP23 della Scoglina, stanno procedendo i lavori di disgaggio del versante superiore grazie all’opera dei rocciatori specializzati e oggi probabilmente si ricorrerà al preannunciato utilizzo di esplosivo al fine di rimuovere parti di roccia non rimovibile diversamente, in modo da garantire il transito già per il prossimo fine settimana.
Il Consigliere alla Viabilità della Città Metropolitana di Genova, Franco Senarega, ha riferito quanto si sta facendo per la SP15.
“Per quanto riguarda la Strada Provinciale 15 del Brugneto – ha spiegato Senarega – si è evidenziato il 2 novembre scorso un nuovo cedimento di porzione del corpo stradale in corrispondenza del km 12, poco prima dell’attraversamento del rio Noce, evento annunciato in anticipo dai sistemi elettronici di rilevamento posizionati dall’Ente, che hanno indotto precauzionalmente già dal 31 ottobre la chiusura dalla strada, e la scelta di emanare tale ordinanza ci ha dato ragione.
Non è purtroppo una sorpresa questo nuovo movimento in quanto il sistema di monitoraggio in continuo, installato a gennaio 2022, conferma la situazione deformativa dell’area e tra settembre e ottobre 2023 sono state avviate ulteriori nuove indagini per studiare l’andamento delle falde e la loro influenza sui movimenti, superficiali e profondi, e la caratterizzazione dei terreni per comprenderne il livello di stabilità.
La porzione di provinciale interessata dai movimenti, dal 2019 ha visto un importante intervento di ricostruzione delle opere di sostegno alla carreggiata consistenti in una nuova struttura di attraversamento del rio Noce in cemento armato, seguito negli anni seguenti da studi geologici ed analisi geognostiche, per un impegno complessivo di più di 600 mila euro, ed è già in corso la progettazione definitiva ed esecutiva per la sistemazione e consolidamento del versante.
Il problema non è quindi relativo alla porzione di strada, ma è dell’intero fronte, per il quale, ricordiamo, che i sondaggi hanno evidenziato presenza di roccia solamente a profondità superiori ai 20 metri.
Indubbiamente gli abitanti della zona subiscono un disagio dalle chiusura che li costringe a percorsi più lunghi, ma voglio tranquillizzarli perché la sinergia tra Città Metropolitana, Comune di Propata e Regione Liguria ha permesso di avviare la suddetta progettazione per gli interventi, finalizzati sia a contenere il fenomeno dell’erosione spondale del rio Noce che per il consolidamento complessivo, in modo da arrivare ad una soluzione”.