Ieri i carabinieri del nucleo Radiomobile di Sarzana hanno eseguito cinque ordinanze di misure cautelari nei confronti di quattro giovani e di un pregiudicato campano per detenzione e spaccio di stupefacenti aggravate perché commesso in favore di minori e all’interno di istituti scolastici.
L’indagine, denominata “Fyp”, aveva preso spunto dopo un servizio antidroga all’interno dell’istituto Parentuccelli Arzelà di Sarzana eseguito dai carabinieri di concerto con la dirigenza scolastica durante il quale era stato indagato un minore per il possesso di circa 100 grammi di hashish e segnalati altri due minori per detenzione di modiche quantità di droga.
Da qui era emerso un quadro significativo su giovani poco più che maggiorenni dediti allo spaccio di droga in favore di minori della vallata che si servivano di una chat creata su whatsapp.
Inizialmente le indagini si sono concentrate su alcuni giovani della zona che avevano creato una piccola rete di spaccio nell’ambito delle conoscenze scolastiche, con cessioni frequenti e di quantitativi anche significativi, che prevedeva un “capo” (oggi colpito dalla misura cautelare degli arresti domiciliari) e almeno 3 “collaboratori” (oggi colpiti, uno dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Sarzana con reperibilità notturna e 2 dalle misure cautelari dell’obbligo di firma giornaliero presso la caserma Sarzana), che lo aiutavano e gli fornivano copertura al ritorno dai viaggi effettuati per acquistare i quantitativi di “fumo”, avvisandoli della presenza delle Forze dell’ordine.
Le indagini hanno consentito di individuare anche il canale di approvvigionamento della droga gestito da un giovane pregiudicato di origine campana residente a Pisa, che ha ricevuto l’ordinanza in carcere dove si trova per altra causa.
Durante l’esecuzione delle misure cautelari sono stati trovati ulteriori quantitativi di hashish nelle camere di due degli indagati.