Intorno alle 12.30 di oggi l’Assemblea legislativa della Liguria ha approvato il nuovo Piano sociosanitario che ridisegna la sanità nella nostra regione. Favorevole la maggioranza di centrodestra compatta, contrari tutti i consiglieri delle minoranze.
La seduta fiume, cominciata alle 11 di ieri, è andata avanti a oltranza per tutta la notte senza interruzioni.
Ore consecutive di muro contro muro tra l’ostruzionismo delle minoranze e la caparbietà della maggioranza di portare il provvedimento al voto stamane.
È stata respinta nella notte la richiesta del Partito Democratico di sospendere l’esame del piano perché “privo del quadro epidemiologico aggiornato in Liguria” con 19 voti contrari (centrodestra) e 12 a favore (centrosinistra e M5S).
L’approvazione a maggioranza di un maxiemendamento che sostituisce l’intero piano socio sanitario ha scatenato le proteste delle minoranze in quanto “era stata chiusa la discussione generale e secondo il regolamento dell’assemblea non era più possibile da parte dei consiglieri presentare subemendamenti al nuovo testo”.
Il governatore ligure Giovanni Toti ha replicato accusando i consiglieri di minoranza di “non avere voluto un vero confronto nel merito sul piano socio sanitario e ha ribattuto alle accuse assicurando che la maggioranza cerca di governare e di portare avanti un provvedimento importante per la Liguria”.
Alla fine, Toti e l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola si sono dichiarati soddisfatti.
“Vorrei – ha spiegato stamane Toti – che fosse chiaro il senso dei nostri ‘no’ agli emendamenti delle minoranze, di cui pochissimi coerenti col nuovo Piano sociosanitario. Ritengo questo ostruzionismo, che è stato fatto in aula, strumentalmente ipocrita. Il nostro maxiemendamento è stato legittimo e utile a garantire la governabilità della Liguria”.