E’ avvenuto in uno stabile abbandonato del Quartiere Umbertino
Durante un mirato servizio antidroga effettuato dagli uomini della Squadra Mobile spezzina è stato arrestato, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, uno straniero ventunenne.
Il giovane, già noto agli agenti della Sezione Antidroga, veniva attenzionato nel quartiere Umbertino nella tarda mattinata di ieri 22 novembre e pedinato mentre saliva a bordo di un bus di linea.
Seguito discretamente, il giovane scendeva dal mezzo pubblico in via Fontevivo, percorreva a piedi una traversa che fiancheggia la locale casa circondariale, dileguandosi all’interno di uno stabile in stato di abbandono.
Ritenendo verosimile, sulla scorta di pregressi servizi, che il giovane si fosse recato nel predetto luogo proprio per rifornirsi di droga da destinare allo spaccio, gli agenti si appostavano all’esterno in attesa ma, constatato che questi non usciva, decidevano di andarlo a cercare.
Circondato lo stabile e fatto accesso all’interno in modo circospetto, gli uomini dell’antidroga sorprendevano lo straniero mentre era intento a confezionare droga da destinare allo spaccio.
Il ventunenne, difatti, stava preparando 29 dosi di cocaina, sostanza che aveva riposto all’interno di altrettanti sacchetti in cellophane, che stava chiudendo meticolosamente a mezzo termosaldatura.
Altre 12 dosi, invece, erano già state preparate con lo stesso metodo.
A seguito di perquisizione, oltre alle 41 dosi di droga in fase di preparazione, gli agenti rinvenivano altri 25 grammi circa di cocaina in sasso, caratterizzata da un elevato grado di purezza considerata la velocità con la quale la sostanza reagiva ai reagenti chimici presso il locale gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica.
La droga pura, una volta tagliata e confezionata, avrebbe consentito la realizzazione di un altro centinaio di dosi. Tra gli strumenti sequestrati nel corso della perquisizione anche un bilancino di precisione ancora intriso di cocaina, numerosissimi sacchetti in cellophane vuoti, forbici nonché un accendino per realizzare la termosaldatura.
È, difatti, uso tra gli spacciatori di droga confezionare la droga da destinare allo spaccio in sacchetti in cellophane sigillati con termosaldatura, in modo da agevolarne il trasporto, preservarne la qualità dagli agenti atmosferici e poterla nascondere all’interno della cavità orale e deglutire in caso di controlli delle Forze dell’ordine.
Il ventunenne straniero, stante la flagranza del reato, è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e poi rinchiuso nel carcere della Spezia.