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Pm: derubò Calissano. Avvocato Minna al gip: respingo le accuse

L'ATTORE PAOLO CALISSANO E' IN STATO DI FERMO NELLA QUESTURA DI GENOVA
L'attore genovese Paolo Calissano (foto d'archivio)

“Respingo le accuse. Non ho mai preso soldi dai conti dei miei assistiti. Tutte le spese e i prelievi sono legittimi e lo dimostrerò producendo la documentazione”.

E’ quanto ha spiegato oggi davanti al giudice per le indagini preliminari l’avvocato genovese Matteo Minna, l’amministratore di sostegno agli arresti domiciliari perché accusato di avere rubato dei soldi all’attore Paolo Calissano e ad altri tre assistiti.

Il legale, assistito da Enrico Scopesi e Maurizio Mascia, ha rilasciato solo spontanee dichiarazioni e poi si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Milena Catalano.

Matteo Minna è accusato di peculato e falso ma anche di circonvenzione di incapace.

Secondo l’accusa, avrebbe approfittato dalla fragilità di Calissano e di altri assistiti per potere farsi rilasciare deleghe e gestire il patrimonio degli assistiti.

Per gli inquirenti, si sarebbe poi impossessato di oltre 800mila euro in anni di amministrazioni di sostegno prelevando dai conti somme senza alcuna giustificazione.

Per gli investigatori della Guardia di Finanza avrebbe inoltre falsificato le fatture e indotto in errore un consulente tecnico di ufficio incaricato di controllare il suo operato.

Secondo il gip, Minna è una persona che “usa in modo strumentale la sua professione per soddisfare l’istinto predatorio. È un soggetto che agisce in modo spregiudicato poiché individua le vittime fra gli strati più fragili della società e cioè in persone che per patologie o per vicende di vita non sono più in grado di provvedere in modo autonomo a se stesse”.