Francesco Corsiglia, amico di Ciro Grillo e coimputato nel processo di Tempio Pausania per una presunta violenza sessuale di gruppo, ieri è comparso in Tribunale a Genova per rilasciare spontanee dichiarazioni in riferimento a un’altra accusa di presunta violenza sessuale.
Il 22enne genovese ha ribadito la sua estraneità ai fatti contestati dalla Procura di Genova.
La seconda presunta violenza sessuale sarebbe avvenuta in una discoteca del capoluogo ligure lo scorso fine luglio.
Oltre a Corsiglia sono stati sentiti anche altri due giovani genovesi che quella sera erano nella discoteca dove ci sarebbe stata la molestia ovvero l’atto sessuale.
Il pubblico ministero Federico Panichi nelle prossime settimane chiuderà le indagini dei carabinieri.
Da quanto emerso, gli interrogatori della Procura non avrebbero cambiato il quadro accusatorio.
Secondo quanto ricostruito, la presunta violenza sessuale sarebbe stata nei confronti di una 19enne alla quale, secondo l’accusa, Corsiglia avrebbe sollevato il top mentre ballava in una discoteca di Corso Italia.
Dopo il gesto, la 19enne lo avrebbe preso a schiaffi in mezzo alla pista da ballo. La cosa, però, non era finita lì. Perché la giovane aveva deciso di denunciare il coetaneo ai carabinieri.