Coop e il collettivo Onde Rosa esprimono preoccupazione riguardo all’incremento dell’Iva sugli assorbenti femminili, definendolo un passo indietro che penalizza le donne, compromettendo una conquista ottenuta solo un anno fa grazie alla mobilitazione collettiva.
La petizione “Stop Tampon Tax”, promossa da Onde Rosa e supportata da Coop, è stata una delle più firmate su Change.org in Italia, raggiungendo 683.000 firme digitali, oltre alle 80.000 raccolte nei punti vendita Coop. Questo movimento ha portato alla riduzione dell’Iva sugli assorbenti dal 22% al più equo 5%, risultato ottenuto dal Governo Meloni.
Tuttavia, con la Legge di Bilancio per il 2024, l’Iva è nuovamente al 10% sugli assorbenti femminili e su altre voci di spesa che impattano sulle donne e le famiglie, come pannolini per neonati e latte in polvere.
Coop e Onde Rosa, i promotori della petizione originaria, hanno deciso di riattivare la raccolta firme per mantenere alta l’attenzione sul tema. L’obiettivo è raggiungere 1 milione di firme con lo slogan “Il ciclo è ANCORA un lusso!”.
Inoltre, Coop ha preso misure concrete: le proprie linee di assorbenti a marchio verranno offerte con un’IVA al 5% a partire dal 1° gennaio 2024, assorbendo l’aumento dell’IVA fino alla fine di aprile 2024, senza impattare sui consumatori (operazione prevista fino al 30 aprile 2024).
“Così come avevamo riconosciuto pubblicamente esattamente un anno fa la bontà della decisione presa allora dal Governo Meloni di abbassare l’Iva sugli assorbenti mettendo fine a una ingiustizia palese, analogamente oggi con il rialzo dell’Iva al 10% non possiamo non prendere una posizione -ammette Maura Latini Presidente Coop Italia – Già a ottobre 2023 quando si paventava una simile possibilità abbiamo rivolto un appello pubblico per invitare il Governo e il Parlamento a tornare indietro su ciò che non è solo un tema economico. Ora riavviamo la mobilitazione e dimostriamo con l’azione sui nostri prodotti che abbassare l’Iva è possibile e necessario e che, se si tratta, come è stato detto, di un’azione inefficace perché da solo l’abbassamento non ha fatto diminuire i prezzi allora si ha a che fare con speculazioni che devono essere controllate e se del caso punite, ma non cancellando i giusti provvedimenti presi”.
“Quello a cui stiamo assistendo è un grave passo indietro per le donne e per la società tutta – conferma Onde Rosa – Intorno al tema della Tampon Tax in questi anni abbiamo visto crescere ed affermarsi un movimento dal basso che chiedeva solo una cosa: che il ciclo mestruale non fosse più considerato un lusso, rivedendo le tassazioni IVA dei necessari prodotti igienico-sanitari. Questo dietrofront oltre ad essere clamoroso è profondamente ingiusto: grazie all’azione di questo Governo, stando ai fatti, il ciclo mestruale torna ad essere un lusso. Da parte nostra resta l’indignazione e la promessa a nuove mobilitazioni”.
“La petizione Change.org/StopTamponTax, frutto dell’unione di 3 raccolte firme portate avanti su Change.org da Onde Rosa, Chiara Capraro e Giovanna Luppino, ha rappresentato la più grande mobilitazione di sempre per i diritti delle donne sulla piattaforma in Italia e la seconda più grande vittoria nella storia di Change.org nel Paese. L’enormità delle adesioni che la campagna ha registrato in Italia dal 2018 a oggi ha progressivamente spinto la politica a interessarsi al tema, come avvenuto con analoghe petizioni lanciate sulla piattaforma in altri Paesi, dove le petizioni online sono riuscite ad ottenere l’abbassamento dell’IVA su questi prodotti (ad esempio in Germania) o addirittura il suo annullamento (come in Gran Bretagna) in maniera stabile e definitiva”, conclude Fiamma Goretti, referente per l’Italia di Change.org.