Dal 9 al 14 gennaio al Teatro Modena va in scena “Come gli uccelli”, di Wajdi Mouawad, per la regia di Marco Lorenzi.
Una riflessione potente e lacerante sull’amore, l’incontro e l’identità: la compagnia Il mulino di Amleto torna a Genova con il capolavoro dell’acclamato autore franco-libanese i Wajdi Mouawad.
Dopo avere scosso gli spettatori in Francia, dove ha debuttato nel 2017, questa saga familiare che si snoda per tre continenti e tre generazioni, intrecciandosi con la storia del conflitto tra Israele e Palestina, viene presentata per la prima volta in Italia nella traduzione di Monica Capuani e con la regia di Marco Lorenzi, grazie a una coproduzione tra A.M.A. Factory, ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione, Elsinor Centro di Produzione Teatrale e il Teatro Nazionale di Genova.
Due ragazzi si incontrano in una biblioteca a New York e si innamorano perdutamente, come moderni Romeo e Giulietta. Eitan è di provenienza israeliana, Wahida di origine araba, ma il loro amore sembra più forte delle ideologie, dell’eredità storica che inevitabilmente si portano dietro, della realtà con cui sono costretti quotidianamente a fare i conti. Finché un giorno, attraversando l’Allenby Bridge, che allo stesso tempo unisce e divide Israele e Giordania, Eitan rimane coinvolto in un attentato ed entra in coma. Mentre i piani temporali nello spettacolo si sfaldano e sovrappongono, i genitori e i nonni, accorsi da luoghi diversi al capezzale del giovane, si ritrovano ad affrontare le verità nascoste e i segreti del passato, guardando finalmente negli occhi il demone dell’odio.
«Ciò che sta succedendo in Israele e a Gaza ci ricorda che tutto questo è vero, vivo e dolorosamente attuale» scrive la compagnia nelle note di regia. «Ma noi insistiamo a credere che il Teatro sia ancora l’unico luogo dove le assurdità della Storia possono essere rappresentate, per discuterne insieme, perché pensiamo – forse utopisticamente – che non si debbano più ripetere».
Un cast internazionale composto da Aleksandar Cvjetković, Elio D’Alessandro, Said Esserairi, Lucrezia Forni, Irene Ivaldi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Federico Palumeri, Rebecca Rossetti recita in italiano, ebraico, arabo e tedesco: un’eterogeneità linguistica e culturale che riproduce quel percorso di “incontro” verso l’Altro che per Mouawad, come per Il Mulino di Amleto, è una ragione di vita e di poetica.
Le date genovesi dello spettacolo saranno l’occasione per presentare il libro di Wajdi Mouawad Come gli uccelli, in uscita il 9 gennaio per Einaudi editore, nel corso di un incontro promosso dagli Amici del Teatro Nazionale di Genova mercoledì 10 gennaio al Teatro Gustavo Modena alle ore 17.30. Saranno presenti il regista Marco Lorenzi e la traduttrice Monica Capuani. Al termine della presentazione, condotta da Paolo Borio, sarà offerto un aperitivo.
Consulente storico Natalie Zemon Davis, adattamento Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi,traduzione del testo originale Tous des oiseaux Monica Capuani
Scene e costumi Gregorio Zurla,| disegno luci Umberto Camponeschi, disegno sonoro Massimiliano Bressan,| composizioni originali Elio D’Alessandro
Video Full of Beans – Edoardo Palma & Emanuele Forte
Biglietti per lo spettacolo da 14 a 30 euro. L’ingresso all’incontro è libero con prenotazione tramite il sito biglietti.teatronazionalegenova.it
Per la replica di mercoledì 10 gennaio sarà disponibile il servizio navetta gratuito per il Teatro Gustavo Modena offerto da A.Se.F, con partenza alle ore 19.30 davanti al Teatro Ivo Chiesa e rientro a fine spettacolo. Prenotazioni al numero 010 5342400 dal martedì al sabato (ore 10 -13 e 15 – 18).
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Dopo la pausa per le festività di fine anno domenica 7 gennaio ritorna Jazz’n’breakfast al teatro Modena e dà il benvenuto al 2024 con Brasil, il live in cui assaporare il calore delle sonorità brasiliane e farsi trasportare dal loro ritmo coinvolgente.Dalla samba alla bossa nova, dalla musica popolare al latin jazz, da Bahia a Rio de Janeiro.
Sul palco il Francesca Ajmar Quintet – formato da Carlo Nicita (flauto), Simone Daclon (pianoforte)Tito Mangialajo Rantzer (contrabbasso), Rodolfo Cervetto (batteria) – accompagna la voce vellutata di Francesca Ajmar, grande interprete del jazz latino contemporaneo, già vocalist del trio acustico Doze Cordas.
Musica da ascoltare e da ballare come quella presente nel disco Luz do mar, appena pubblicato dal quintetto: sette tracce di vivida immersione tra il repertorio di autori fondamentali come Ary Barroso, Vinicius De Moraes, Antônio Carlos Jobim, Cristovâo Bastos e composizioni inedite firmate da Carlo Nicita e Francesca Ajmar. Tra queste spicca Luzzati, dedicata all’indimenticabile artista e scenografo genovese, brano che segna l’inizio della collaborazione tra il quintetto e il Museo Luzzati.
Il concerto inizia alle ore 10.30. La colazione in teatro è servita a partire dalle 9.30. Ingresso 8 euro (colazione + concerto).
Jazz’n’breakfast torna domenica 11 febbraio sul palco del Teatro Modena con Fabrizio Savino, chitarrista jazz che presenta il suo nuovo album The rising sun, un disco dalle atmosfere luminose e intriso di un’energia meditativa.
La rassegna Jazz’n’breakfast è curata da Rodolfo Cervetto in collaborazione con Associazione Musicale Esperanto, Louisiana Jazz Club e promossa dal Teatro Nazionale di Genova con il sostegno del Centro Commerciale e Divertimenti Fiumara.ELISA PRATO