Dopo la pausa festiva torna la proiezione dei film la domenica mattina al Sivori, abbinata a Cinelunch, pranzo e proiezione
Domenica 14 gennaio 2024 l’iniziativa di Circuito riprende con la triade giapponese: “Perfect Days” di Wim Wenders (ore 11 e 13.30), “Viaggio in Giappone” di Elise Girard (ore 11.30 e 13.30) e “Il ragazzo e l’airone” di Hayao Miyazaki (ore 11). Al termine della proiezione, si potrà proseguire la giornata spostandosi nel locale accanto al cinema per un pranzo a menù fisso composto da tre portate: antipasto (sformatino di verdure su fonduta di parmigiano), piatto (a scelta pansoti al sugo di noci o buridda di seppie) e dolce (semifreddo al cioccolato o crostata), un calice di vino o un boccale di birra. Biglietto Cinelunch pranzo + film 28 euro (posti limitati). Per il solo biglietto del film sono in corso le tariffe abituali e validi gli abbonamenti di Circuito.
“Perfect Days”, “Viaggio in Giappone”, “Il ragazzo e l’airone” offrono tre sguardi diversi e complementari sul paese del Sol Levante. I primi due film sono diretti da registi occidentali che si affacciano sulla cultura orientale con curiosità, rispetto e passione. Il tedesco Wim Wenders descrive i “Perfect Days”, i giorni perfetti del sessantenne Hirayama che cura la pulizia dei bagni pubblici a Tokyo come se fosse il migliore lavoro del mondo, con la stessa passione con cui ascolta la sua musica preferita (Lou Reed, Van Morrison, Otis Redding, Nina Simone), i germogli che mette a dimora per proteggerli dai passi incauti al parco pubblico, le fotografie alle luci e alle ombre create dalle foglie al vento (“komorebi” in giapponese) che lasciano filtrare un raggio luminoso in un attimo che non si ripeterà mai più uguale. Meraviglioso ritratto di un uomo, interpretato da Kôji Yakusho, in equilibrio con sé e con il mondo.
Elise Girard, francese, è la regista di “Viaggio in Giappone”, distribuito da Academy Two. Racconta la storia di una scrittrice, interpretata da Isabelle Huppert, invitata dal suo editore giapponese a intraprendere un tour nel suo paese, proprio quando è travolta dal lutto per la morte del marito e non trova la forza di reagire. Nella terra straniera la donna coglie l’occasione inaspettata per condurre una delicata riflessione alla riscoperta di se stessa. Un ruolo decisivo avrà l’editore Kenzo Mizoguchi, uomo profondo ed enigmatico che in un francese un po’ ruvido la aiuta a rimettere in sesto la sua prospettiva esistenziale.
Il terzo film è “Il ragazzo e l’airone”, frutto della creatività di un genio dell’animazione qual è il giapponese Hayao Miyazaki. La guerra del Pacifico brucia Tokyo e il mondo di Mahito, un ragazzino traumatizzato dalla morte della madre, divorata dal fuoco dei bombardieri. Due anni dopo, elaborato il lutto, suo padre lascia la città per la campagna e per la cognata, da cui adesso aspetta un figlio. Mahito fatica ad accettare una nuova mamma e una nuova vita ma qualcosa lo distrae dal dolore. Un airone cenerino e ostinato lo tormenta e gli parla conducendolo in un mondo fantastico e nascosto, dove scoprirà il mistero della vita e della sua famiglia. Tra antenati e parrocchetti, madri e matrigne, il ragazzo troverà le risposte che cerca e il futuro che merita.