“Davanti a una scuola nell’orario di punta metterei anche il limite dei 20 chilometri all’ora, ma ad esempio di sera quel limite non serve più.
Niente decisioni estreme e ideologiche ma limiti di velocità regolati dal buonsenso, con cartelli che cambiano per luoghi, tipo di strada e anche per orari della città.
Non si può pensare di risolvere il problema della sicurezza nelle città decidendo regole draconiane.
Sì a più educazione stradale, dissuasori (dossi), semafori intelligenti, diversificando il traffico pesante da quello leggero, come si sta facendo al Porto di Genova”.
Lo ha dichiarato oggi il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenendo sull’introduzione del limite di velocità di 30 chilometri all’ora su quasi tutte le strade di Bologna.
Una scelta, quella della giunta di centrosinistra, che ha provocato la reazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ma soprattutto dei cittadini bolognesi che si sono detti per la grandissima parte contrari ai limiti di velocità così restrittivi imposti dal Comune di Bologna.