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Rapine a Castelletto e via S. Bernardo: presi 2 minorenni e 18enne

Nasconde la droga nel cappello e in casa: 19enne denunciato
Polizia (foto d'archivio)

Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia di Stato di Genova hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della “permanenza in casa” emessa dal gip su richiesta dalla procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Genova a carico di due 17enni, ritenuti responsabili, in concorso con un 18enne, di tre rapine commesse in serie la notte del 28 dicembre scorso.

I responsabili della Questura di Genova non hanno fornito le generalità, né la nazionalità del 18enne e dei minorenni.

Quella notte, infatti, i tre giovanissimi erano stati fermati dagli agenti delle Volanti dopo una rapina commessa nel Centro storico ai danni di una coppia che stava rientrando a casa in via San Bernardo.

Le vittime erano state brutalmente aggredite dai violenti rapinatori che li avevano inseguiti fin dentro l’androne del palazzo, dove avevano percosso l’uomo provocandogli la frattura delle ossa nasali.

Successivamente, i rapinatori erano stati fermati dai poliziotti in piazza Caricamento dove il maggiorenne era stato trovato in possesso della refurtiva ed era stato arrestato in flagranza, mentre i minorenni erano stati denunciati in stato di libertà.

Precedentemente a tale episodio, gli agenti erano intervenuti per altri due episodi avvenuti a poca distanza di tempo l’uno dall’altro, in spianata Castelletto, dove due gruppi di giovani erano stati aggrediti e rapinati sempre da tre giovanissimi, le cui descrizioni collimavano con i tre fermati, identificati dopo la terza rapina.

Le indagini avviate dagli uomini della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile, che hanno raccolto le dichiarazioni delle cinque vittime e analizzato le immagini degli impianti di sorveglianza cittadini, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei soggetti identificati per l’episodio di via San Bernardo, anche per le due rapine di spianata Castelletto.

Il coordinamento con la Procura per i Minorenni, ha consentito di ottenere l’emissione della misura cautelare della “permanenza in casa” a carico dei minori, un particolare istituto previsto dalla specifica normativa sui minorenni, che li obbliga a stare in casa, salvo consentire loro di continuare a seguire gli studi e le eventuali attività lavorative, sotto lo stretto controllo di genitori e servizi sociali.

Il maggiorenne arrestato, invece, è stato a sua volta collocato agli “arresti domiciliari” dal gup per direttissima tenutasi la mattina successiva all’arresto.