Domani metalmeccanici ed edili affiliati a Cgil e Uil organizzeranno uno sciopero per rivendicare la sicurezza sul luogo di lavoro. Una manifestazione di protesta è prevista anche a Genova.
L’incidente tragico a Firenze, che ha portato alla perdita di cinque operai sul cantiere di un supermercato Esselunga “ha evidenziato la necessità urgente di un cambiamento sia da parte della politica che delle istituzioni e delle imprese”.
In Italia, la questione delle morti sul lavoro persiste: nel 2023, a Genova si sono registrati sei incidenti mortali sul lavoro, con ulteriori 10.523 denunce di infortuni, rappresentando il 54,7% del totale delle denunce in Liguria.
Il recente crollo del cantiere a Firenze “rappresenta un’altra tragedia insostenibile causata da incidenti sul lavoro. Ancora una volta, dei lavoratori non faranno ritorno alle proprie famiglie.
Questo è un ulteriore esempio di come l’uso sistematico dei subappalti, soprattutto nel settore privato, porti a risparmi sulle condizioni di lavoro, i salari, la sicurezza e la formazione, a discapito delle persone coinvolte”.
Cgil e Uil esortano “la politica ad andare oltre le mere espressioni di cordoglio e ad adottare azioni concrete per garantire la salute e la sicurezza sul lavoro”.
Le due organizzazioni, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici – Fillea Cgil, Feneal Uil, Fiom Cgil e Uilm Uil – hanno dichiarato due ore di sciopero a livello nazionale per martedì 21 febbraio.
A Genova la protesta si concentrerà davanti alla Prefettura con un presidio alle 16, durante il quale i sindacati richiederanno un incontro con le autorità competenti “per sollecitare il Governo ad adottare soluzioni concrete, a partire dalla modifica della normativa sugli appalti, che si dimostra inadeguata e pericolosa in queste circostanze tragiche”.