La migliore ipotesi su cui lavorare per lo spostamento dei depositi chimici da Multedo resta quella di Ponte Somalia.
Il sindaco di Genova Marco Bucci ieri ha bocciato, di fatto, l’altra ipotesi rilanciata da Carmagnani di uno spostamento all’interno del Porto Petroli.
“Abbiamo già una possibilità su cui lavorare – ha spiegatoBucci – poi ho sempre detto che se qualcuno ha idee nuove le metta sul tavolo, ma veramente questa ipotesi me l’avevano già presentata 4 anni fa e purtroppo ci sono delle incompatibilità.
La decisione di puntare su ponte Somalia viene proprio dal fatto che le aree del Porto Petroli non sono state ritenute compatibili.
Il sindaco deve occuparsi del trasferimento, deve portare via i depositi da dove sono ora perché non si può continuare ad avere una città in cui i depositi sono a 5 metri dalle case.
L’ho preso come impegno e lo porterò avanti fino al 30 giugno 2027, ma aggiungo che non è compito del Comune decidere dove dovessero andare.
Abbiamo scritto una lettera formale all’amministrazione dell’Autorità di sistema portuale dicendo: questi depositi devono stare nel porto. Poi sarà l’Adsp a decidere dove devono essere messi”.
Per il viceministro genovese delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi “prima di tutto c’è il tema della sicurezza: ci sono amministrazioni, dai vigili del fuoco alla Capitaneria ai servizi tecnico nautici che se ne occupano, non sono scelte politiche.
Condivido che Confindustria si stia occupando di questi temi. Però poi la responsabilità è in mano alla parte pubblica che deve garantire aree, accessibilità ferroviaria, distanza da case e cantieri navali e il tema del rifornimento da parte di Eni. Quella è una concessione che è in mano ad Eni e nella situazione geopolitica di oggi è difficile sapere cosa succederà domani.
In questa fase noi dobbiamo tenere conto di una serie di variabili indipendenti, come il fatto che l’approvvigionamento del Nord del Paese dipende in buona parte dal Porto Petroli di Multedo ancora oggi.
Detto questo è un’ipotesi in campo, ma non ha assolutamente passato ad oggi quei vagli tecnici che possano dire se è fattibile o meno”.