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Al Modena Salveremo il mondo prima dell’alba, all’Ivo Chiesa Antonio e Cleopatra

All'Ivo Chiesa Salveremo il mondo prima della'alba, al Modena Antonio e Cleopatra
All'Ivo Chiesa Salveremo il mondo prima della'alba, al Modena Antonio e Cleopatra

All’Ivo Chiesa Antonio e Cleopatra

Carrozzeria Orfeo, dopo aver esplorato il mondo degli ultimi, dei reietti, dei perdenti, con la nuova produzione (la scrittura di Gabriele Di Luca, regista con Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi) indaga ora il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei primi, dei ricchi, dei vincenti, imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti, perciò frantumati da tutto ciò che la mentalità capitalista non può comprare: la ricerca di un senso autentico nell’esistenza.

Salveremo il mondo prima dell’alba è il racconto della vita di alcuni ospiti e di parte dello staff di una rehab di lusso, specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee. Sprofondati nel disagio per sfuggire alla realtà, gli ospiti del centro sono ognuno vittima della propria dipendenza.

Ma le dipendenze e la riabilitazione costituiscono solo il sintomo esteriore di disagi più profondi, esistenziali e sociali, la metafora di un modello di vita ormai giunto a un punto di non ritorno.

Lo spettacolo affronta alcuni tra i nodi più sensibili della nostra contemporaneità: la proliferazione delle immagini, il fascino della celebrità, il culto del divertimento, come sintomo di una società sempre più triste, eppure piena di foto felici, di mental coach, di influencer, di business man famosi che propinano stratagemmi per raggiungere il successo e prevalere sugli altri, specchio di un mondo che sempre più racconta della felicità e del successo e sempre meno del dolore.

Il tutto grazie a uno sguardo sempre  disincantato, che coglie, con ironia e divertimento, i paradossi, le contraddizioni e le deformazioni della realtà.

Dal 20  febbraio al 3 marzo, durata dello spettacolo: 150 minuti con intervallo.

⇒Servizio navetta gratuito il mercoledì con partenza alle ore 19.30 davanti al Teatro Ivo Chiesa, prenotabile al numero 0105342 400 dal martedì al sabato ore 10 – 1 3 e 15 – 18.

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Antonio e Cleopatra, dal 22 al 25 febbraio al Teatro Ivo Chiesa

Sul classico shakespeariano, il regista e attore Valter Malosti scrive: «Di Antonio e Cleopatra si rammenta soprattutto l’immagine, ai confini con il kitsch, del grande cinema di Hollywood, della coppia Richard Burton / Liz Taylor.

Ma su quest’opera disincantata e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco, su questo meraviglioso poema filosofico e mistico (e alchemico) che santifica l’eros, che gioca con l’alto e il basso, scritto in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana, aleggia, per più di uno studioso, a dimostrarne la profonda complessità, l’ombra del nostro grande filosofo Giordano Bruno: un teatro della mente.

Per Antonio conoscere Cleopatra – un “Serpente del vecchio Nilo” che siede in trono rivestita del manto di Iside – è ciò che dà un senso al viaggio della vita. Quanto a Cleopatra, come scrive Nadia Fusini, «è la sacerdotessa di un’azione drammatica da cui sgorga ancora e di nuovo l’antica domanda, che già ossessionava Zeus e Era: in amore chi gode di più? l’uomo o la donna? E chi ama di più, gode forse di meno? Sono domande che nella logica dell’economia erotica con cui Shakespeare gioca esplodono con fragore dissolvendo pretese macchinazioni puritane volte a legiferare in senso repressivo sulla materia incandescente dell’eros».

Antonio e Cleopatra è un prisma ottico, come ci suggerisce il poeta Gilberto Sacerdoti: “Visto di fronte è la storia di amore e di politica narrata da Plutarco. Visto di sbieco ci spinge a decifrare l’infinito libro di segreti della natura”.

Per trovare un corrispettivo dell’infinito amore di Antonio bisogna dunque per forza scoprire un nuovo cielo e una nuova terra». Ad affiancare in scena lo stesso  Malosti nel  ruolo di Antonio sarà Anna Della Rosa.

Durata dello spettacolo: 140 minuti. ELI/P.