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Forza Italia: ora basta, via i depositi chimici da Multedo

Depositi chimici a Genova Multedo (foto di repertorio fb)

“In vista della seduta di giovedì prossimo del consiglio del Municipio Ponente di Genova, in cui è iscritta all’ordine del giorno una mozione di Vince Genova sullo spostamento dei depositi chimici da Multedo a Ponte Somalia, il segretario di Forza Italia Genova, Mario Mascia, oggi ha ribadito la posizione degli azzurri su questo tema”.

Lo hanno comunicato stamane i responsabili di Forza Italia Genova.

“La nostra linea – ha dichiarato il segretario di FI e assessore comunale Mario Mascia – è la stessa mantenuta già dallo scorso mandato consiliare, quando ero capogruppo di Forza Italia in Sala Rossa.

Abbiamo sentito lanciare le idee di ricollocazione dei depositi più disparate da Calata Oli Minerali alla Diga Foranea al Porto Petroli, che però è a ‘Rischio Incidente Rilevante’ e comprende aree in parte interessate dal ribaltamento a mare di Fincantieri, in parte occupate da 4 moli di accosto che rischierebbero di ridursi a 2 in caso di insediamento dei depositi.

È chiaro a tutti che ora sul tavolo l’unica opzione rimasta è quella di Ponte Somalia, a meno che non si voglia considerare un’alternativa la non scelta della cosidetta ‘opzione zero’, che non è nemmeno lontanamente immaginabile né per noi, né per gli abitanti di Multedo che si trovano i depositi sotto casa”.

Col nostro capogruppo in consiglio municipale Nello Sammarco voteremo convintamente a favore della mozione municipale di Vince Genova.

Diciamo basta ai depositi chimici a Multedo perché, come partito della coalizione di centrodestra in Comune, non possiamo non batterci per l’attuazione delle Linee Programmatiche presentate dal sindaco Marco Bucci nella seduta del 6 settembre 2022, che al punto 9.3 hanno individuato l’obiettivo di ‘giungere alla completa rilocazione dei Depositi Costieri di Superba spa e Carmagnani spa da Multedo alle aree portuali’.

Ciò che del resto era già previsto dal Piano Urbanistico Comunale entrato in vigore il 3 dicembre 2015 e auspicato in maniera bipartisan da almeno 60 anni di polemiche e dibattiti rivelatisi alla prova dei fatti sterili e inutili”.