Saranno appaltati entro ottobre i lavori di riqualificazione dell’edificio dell’ex Magistero di Genova in corso Montegrappa e di trasformazione in un nuovo studentato universitario da 66 posti letto.
Settimane contate, dunque, per il Laboratorio sociale occupato autogestito Buridda, che si era insediato in quegli spazi dopo lo sgombero dall’ex facoltà di Economia, in via Bertani, nel 2014.
Lo ha annunciato oggi in consiglio regionale l’assessora alla Scuola e alle Politiche giovanili Simona Ferro, rispondendo in consiglio regionale a un’interrogazione del capogruppo di Linea condivisa, Gianni Pastorino.
Aliseo, l’agenzia regionale per studenti e l’orientamento, ha ottenuto 10,5 milioni nell’ambito del Pnrr per il recupero di duemila metri quadrati, oltre mille di spazi esterni, in continuità con la residenza studentesca di via Asiago.
“Abbiamo circa un migliaio di posti letto per universitari offerti da Aliseo – ha ricordato Ferro – e stiamo portando avanti progetti per aumentarli perché la domanda è in costante crescita.
E’ più che manifesto e visibile a tutti il degrado del centro sociale Buridda, prova della decadenza civica che una certa parte politica si ostina a difendere e definire cultura alternativa.
Tutto il mio sostegno e quello della giunta a un progetto di recupero e riqualificazione di un importante edificio, che è anche un documento storico. E tutta la mia riprovazione per chi difende l’illegalità”.
Contrariato il consigliere regionale Pastorino: “Il Buridda è una realtà molto radicata nel mondo giovanile e culturale della città, un patrimonio che le istituzioni dovrebbero conservare invece che puntare a sgomberare”.
Per l’esponente della minoranza, il Buridda “è uno dei pochi spazi sociali liberi di Genova, ritornato vivo dopo anni di abbandono proprio sotto la gestione dell’Università”.