Genova – Nella notte odierna, gli studenti che risiedono presso lo studentato universitario di Corso Gastaldi a Genova si sono svegliati per trovarsi in una situazione d’allarme.
Le loro camere, i corridoi e le scale sono stati invasi da un improvviso allagamento, trasformando l’ambiente in un vero e proprio scenario caotico e impraticabile.
Costretti ad abbandonare precipitosamente le loro stanze, gli studenti hanno dovuto affrontare l’acqua che raggiungeva loro le caviglie, provocata da una tubatura esplosa.
Questo imprevisto che ha creato diverse difficoltà, si inserisce, da come spiegano gli studenti del gruppo ‘Cambiare Rotta’, in un contesto più ampio di precarie condizioni abitative e di servizi nelle residenze universitarie, una situazione che denunciamo da quasi un anno.”
“Le residenze e le mense dell’Università di Genova, così come in altre città universitarie italiane proseguono gli studenti, sono in uno stato disastroso, minando direttamente il diritto allo studio. Questo diritto è sempre più compromesso dai continui tagli ai finanziamenti pubblici, dalla mancanza di meritocrazia e dall’interesse crescente dei nostri istituti accademici verso entità private.
Le condizioni degradate delle residenze sono evidenti: posti insufficienti e stanze in condizioni precarie. Gli studenti sono costretti a sborsare cifre ingenti, come i 6€ a pasto e i 270-300€ per un letto in una stanza condivisa. Le borse di studio vengono assegnate con criteri meritocratici, creando una costante ansia nel mantenere l’eccellenza accademica per evitare il ritorno forzato a casa.”
Il corridoio allagato
Le richieste degli studenti
Le richieste degli studenti sono chiare: “vogliamo un diritto allo studio e all’abitare garantito e pubblico, residenze a norma e non degradate, mense gratuite e accessibili.”
“Tuttavia, le risposte fornite dall’amministrazione universitaria, guidata dal rettore Delfino, non soddisfano le nostre esigenze. Le iniziative proposte sembrano solo intaccare ulteriormente il nostro diritto allo studio: l’aumento del prezzo della mensa, il finanziamento di programmi elitari come IANUA, che favoriscono gli studenti performanti a discapito degli altri, e l’apertura di nuovi studentati in collaborazione con aziende private. Quest’ultima mossa è esplicitamente dichiarata come parte della ‘strategia vincente’ dell’Università di Genova.
È urgente e imperativo che il diritto allo studio e all’abitare sia garantito a tutti gli studenti. È necessario investire in studentati dignitosi e pubblici, evitando di sottomettersi a privati che perseguono solo il proprio interesse economico. Altrimenti, rischiamo di non poter vivere e studiare nel modo appropriato.
L’allagamento nello studentato Gastaldi rappresenta un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. È il momento di agire e garantire un ambiente di studio sicuro e dignitoso per tutti gli studenti universitari.” Concludono gli studenti.