Al Sipario Strappato uno spettacolo tragicomico su lavoro e società. Sabato 16 alle 21 ad Arenzano Schiavoni e Zanacchi
La pièce racconta la storia di Riccardo, un 37enne disoccupato, ex brillante ingegnere privato di qualunque aspettativa sul futuro e ormai costretto a vivere a casa di sua madre, o come ama chiamarla “il mio unico ammortizzatore sociale”. Superato l’orlo della disperazione si ritrova ad affrontare una situazione paradossale e di lucida follia. Il progetto del suicidio disturbato dalle incursioni telefoniche di Gabriella, la vicina sospettosa ed invadente, sono solo alcuni degli appuntamenti tragicomici che conducono al cuore della pièce.
“Si tratta di un testo che disegna il periodo storico che stiamo vivendo – dice Sara Damonte, direttore artistico del Sipario Strappato – avvicinando lo spettatore alla crisi della perdita del lavoro ma con leggerezza e ironia”.
Lo spettacolo porta un messaggio di speranza, ovvero che al di là di qualunque crisi, la risorsa principale per superare questa impasse sarà sempre la collettività. Usando le parole di Riccardo : “Il valore di un uomo è dato da come esso influisce sui destini di altri uomini e non c’è Dio in tutto l’intero, stramaledetto e meraviglioso universo in grado di fare una tale differenza!”.
“La crisi che attanaglia l’economia di un paese è spesso raccontata attraverso numeri, previsioni e dati di grandi economisti – spiega la regista Alessandra Schiavoni – ma la realtà del viver quotidiano di chi ha perso il lavoro, si perde in questo panorama fatto di grandi cifre. I dati sconfortanti dei suicidi nel nostro Paese e nel resto d’Europa, testimoniano il clima di disperazione e di sbando collettivo nel quale siamo immersi. Cos’è un uomo senza lavoro? Cosa può arrivare a fare quando viene privato della dignità e della prospettiva di un futuro? Volevo parlare di questo, capire e raccontare cosa accade ad una persona che perde da prima il lavoro, poi la casa, la macchina, le relazioni sociali. Un uomo messo alle corde, costretto all’isolamento, dimenticato dalle istituzioni. A cosa può aggrapparsi per ritrovare la forza di andare avanti e vivere”.
Il testo realizzato in chiave comica e grottesca, regala nel finale una riflessione profonda, una analisi critica e tagliente della nostra società.
Il biglietto costa 15 euro, ridotto 12 euro. Sono studiati abbonamenti per pacchetti da 20, 10 o 5 spettacoli.