Dei 68 immobili confiscati alle mafie a Genova 44 provengono dalla confisca al clan Canfarotta, di cui quaranta sono stati assegnati a finalità sociali, due a progetti istituzionali e due non sono ancora stati dati in concessione.
In totale sono 57 gli immobili assegnati a Genova e 11 quelli ancora in attesa di assegnazione, il 16%.
È il quadro illustrato dall’assessore comunale al Patrimonio Francesco Maresca a Palazzo Tursi durante i lavori di commissione a Tursi.
Tramite un fondo di Regione Liguria, sono stati assegnati alla Città di Genova fondi per mezzo milione di euro, che la giunta Bucci conta di aumentare a 600mila euro entro la fine dell’anno alo scopo di riqualificare gli immobili confiscati.
“C’è un lavoro immenso – ha spiegato l’assessore Maresca – dietro che coinvolge i nostri uffici, i consiglieri, la Direzione antimafia e la Procura. Sono tutti soggetti che ringrazio per il lavoro che svolgono.
Siamo consapevoli che al momento sono ancora presenti alcune criticità legate ad alcuni immobili, ma stiamo cercando di lavorare affinché possano essere risolte.
Abbiamo in cantiere anche l’organizzazione di un festival dei beni confiscati, sulla scorta di quelli che si tengono in altre grandi città, dove vorremmo far intervenire, al di là dei colori di partito, personalità di spicco della lotta alla mafia, associazioni, magistrati e tutti coloro i quali da anni combattono questo nemico che ancora si insinua nella nostra società.
I locali e gli immobili confiscati vengono messi a disposizione tramite bando, reperibile sull’albo pretorio del Comune. Recentemente sono stati pubblicati quelli per dei locali, due magazzini e un appartamento in via Soziglia, piazza San Giorgio e vico Mele”.