Il materiale proveniente dalla Cina e trovato nel porto di Pra’, presentava un’etichetta errata. Merce riammessa sul mercato dopo regolarizzazione
Nel corso delle operazioni di controllo delle merci in importazione presso il terminal portuale di Genova-Pra’, i funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli hanno bloccato temporaneamente oltre 4 tonnellate di dispositivi di ricarica e sincronizzazione in serie per tablet provenienti dalla Cina, a causa di un’etichetta errata.
Il materiale, destinato a una ditta lombarda, presentava solo il logo e l’indirizzo di un’azienda danese, senza alcuna indicazione sull’origine cinese. Questo ha configurato una violazione dell’“Accordo di Madrid sulla repressione delle false o fallaci indicazioni di provenienza”.
Il responsabile dell’azienda importatrice italiana è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di violazione dell’art. 517 del Codice penale, relativo alla messa in commercio di prodotti industriali con segni mendaci. Tuttavia, la Procura della Repubblica di Genova ha autorizzato la restituzione della merce previa regolarizzazione, mediante l’apposizione della rietichettatura “made in China” sotto controllo doganale.
È importante sottolineare il principio di presunzione di non colpevolezza dell’indagato, che avrà la possibilità di difendersi durante l’indagine e il procedimento legale.