Stamane i responsabili della Questura di Genova hanno riferito che venerdì scorso agenti della Polizia di Stati hanno arrestato in flagranza di reato di un 38enne di origine campana, accusato di truffa pluriaggravata e utilizzo fraudolento di strumenti di pagamento.
L’operazione è scaturita dal costante monitoraggio degli investigatori della Squadra, intensificato a seguito dell’aumento delle truffe, soprattutto ai danni di categorie vulnerabili. In particolare, le zone maggiormente colpite dai reati sono state oggetto di attenzione speciale.
Durante uno di questi servizi di controllo, gli agenti hanno notato il 38enne campano che si comportava in modo sospetto, parlando continuamente al telefono mentre passeggiava nei pressi di una stazione taxi.
Grazie alle informazioni fornite dalle vittime di episodi precedenti, è stato possibile identificarlo e pedinarlo fino a un edificio residenziale nel quartiere di San Fruttuoso, dove è entrato nell’edificio per poi uscirne circa venti minuti dopo e recarsi a un bancomat per prelevare circa mille euro in contanti.
Nel frattempo, i poliziotti sono riusciti a contattare la vittima, confermando che era stata truffata.
La truffa consisteva nell’avvertire la vittima di un grave incidente causato dalla figlia e minacciare un arresto, inducendola a consegnare i risparmi di una vita al truffatore, che si è poi scoperto corrispondere alla persona arrestata.
Al momento dell’arresto, il malvivente campano è stato trovato in possesso di diecimila euro in contanti, il bancomat della vittima e due cofanetti di monili in oro dal valore di migliaia di euro.
Tutta la refurtiva è stata restituita alla famiglia derubata, insieme ai contanti prelevati dal bancomat.
Attualmente sono in corso indagini su almeno altri quattro episodi simili avvenuti lo scorso mese, che potrebbero essere attribuiti al 38enne arrestato.
L’arrestato è stato condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini.