Sono saliti a 6 i tifosi ultrà della Sampdoria, fra i 30 e i 41 anni e per la maggior parte già colpiti da Daspo, arrestati ieri dalla Polizia a Genova. Inoltre, sono possibili ulteriori arresti nelle prossime ore.
Quattro sono gli autori dell’aggressione avvenuta intorno alle 14 di ieri in un bar di via Oberdan a Nervi ai danni di un 30enne ultrà genoano, picchiato e ferito con un’arma da taglio a un braccio, e di un altro tifoso rossoblu, suo collega di lavoro e non appartenente alla tifoseria organizzata, che stava pranzando con lui.
Il primo, il più grave, è stato subito trasportato dai sanitari del 118 al Pronto soccorso del San Martino, dove è stato curato per le lesioni con una prognosi di 15 giorni.
Il secondo, che ha poi lamentato forti dolori all’addome, ha ricevuto le cure dei medici del Pronto soccorso del San Martino con una prognosi di 10 giorni.
Secondo la Polizia, il blitz violento di Nervi è stato organizzato dagli ultrà della Samp come vendetta dopo la devastazione di domenica sera del club blucerchiato ultras Tito Cucchiaroni, in piazzale Adriatico, da parte di ultrà genoani.
Risulta che almeno uno dei quattro ultrà della Samp arrestati sia stato anche protagonista dei violenti scontri di domenica pomeriggio, tra via Tolemaide e piazza Alimonda, ingaggiati contro le Forze dell’ordine intervenute sul posto per evitare contatti con gli ultrà genoani.
Altri due violenti tifosi della Samp sono stati arrestati in differita ieri sera dagli agenti della Digos genovese a seguito degli scontri di domenica, in cui sono rimasti feriti anche due funzionari di Polizia. Sono stati rinchiusi in carcere a Marassi.
I reati contestati vanno da resistenza e rissa aggravata in concorso con altri violenti in corso di identificazione, lancio di materiali pericolosi, travisamento, danneggiamento, lesioni.
La tensione fra la parte violenta delle tifoserie di Sampdoria e Genoa rimane altissima in città con voci di preparativi per rappresaglie. In tal senso, proseguono i servizi interforze per vigilare sui tradizionali luoghi di ritrovo dei tifosi allo scopo di prevenire ulteriori episodi di violenza.