Il prossimo fine settimana appuntamento con Paolo Maria Guarrera
Appuntamenti culturali al Museo dei cappuccini di Genova 10-12 maggio. Paolo Maria Guarrera ha dedicato la sua vita a viaggiare, ricercare e scrivere di uomini e piante.
Etnobotanico, è stato Funzionario Biologo presso l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia e presso il Museo delle Civiltà di Roma. Esperto di “saperi tradizionali” e autore di diversi volumi sugli usi e tradizioni della flora italiana.
Il Professor Guarrera, Presso l’Auditorium del Museo dei Cappuccini di Genova ( Passo Santa Caterina Fieschi, dietro Palazzo di Giustizia), terrà due conferenze con proiezioni di immagini al termine delle quali sarà possibile visionare campioni di erbario e manufatti nella mostra “Le Piante e l’Uomo” della quale è uno dei curatori scientifici.
Venerdì 10 maggio, ore 15.30
Prof. Paolo Maria Guarrera
Alla scoperta degli usi tradizionali delle piante.
Lamberto Loria, iniziatore delle raccolte del Museo delle Civiltà a Roma, fu un etnografo che esplorò alla fine dell’ ‘800, come il genovese Enrico D’ Albertis, terre molto lontane, ad es. il corno d’ Africa e la Nuova Guinea, da dove riportò reperti etnografici e zoologici per vari musei, tra cui il museo Pigorini e il museo di zoologia di Giacomo Doria. Agli inizi del ‘900, tornato in Italia, si rese conto che, a causa dell’emigrazione e dell’abbandono delle campagne verso le città, cominciavano a venire meno le nostre tradizioni locali.
Si mise dunque al lavoro per raccogliere reperti (costumi e gioielli ad essi collegati, ceramiche, manufatti del lavoro contadino e pastorale ecc.) che in pochi anni confluirono nella grande Mostra Etnografica di Roma del 1911, anno del cinquantenario dell’unità d’Italia, che per la prima volta si presentava al mondo come Nazione. Lunghe ricerche nei depositi del Museo delle Arti e Tradizioni (Museo delle Civiltà) hanno permesso di rintracciare antichi oggetti connessi con piante e loro tradizioni mediche, alimentari, artigianali e religiose, studiate anche sul campo dallo scrivente dal 1975 ad oggi.
In questa conferenza si illustrano i documenti di cultura materiale esposti nel 2018-2019 nella mostra di Roma “Le piante e l’uomo: scienza, riti, arte e tradizioni per uno sviluppo sostenibile”, per un totale di 100 piante descritte e presentate con interessanti immagini.
Domenica 12 maggio, ore 15.30
Prof. Paolo Maria Guarrera
Le piante nella bibbia: osservazioni naturalistiche in Terra Santa e ricerca dei significati biblici
Nella Bibbia il libro della Sapienza afferma che i fenomeni della natura, di grande bellezza, sono come le opere di un artista, attraverso cui, per analogia, possiamo conoscere l’Autore del Creato. Si parla spesso di “storia della salvezza”, ma poco di “geografia della salvezza”.
La Terra Santa, in cui i Francescani sono i custodi dei Luoghi Santi cristiani, è in una posizione geograficamente privilegiata: in Asia minore al termine di vie carovaniere, non lontana dall’Europa e dall’Africa. Tra le piante bibliche alcune, perciò, provengono dall’Oriente o dall’Africa, altre sono autoctone, o presenti anche in Sud Italia, dimostrando come la Bibbia non sia un’opera di fantasia ma nasca in un preciso contesto storico e geografico. Dalle 4 specie della “Festa delle Capanne” alle “7 della Terra Promessa”, alle piante per miscele di profumi da usare nel Tempio, a quelle adoperate nel cristianesimo: le Sacre Scritture riportano notizie su tradizioni collegate con l’uso di piante a scopo religioso, ma anche terapeutico, artigianale e alimentare.
Tra le piante ricche di significati: l’incenso, le erbe amare, il cedro del Libano, la palma, l’issopo, la mirra, le querce, la senape, il nardo, i gigli dei campi. La forma del candelabro ebraico può essere stata ispirata da una specie autoctona, Salvia Palestina. Molte specie sono citate nell’Antico Testamento, solo una trentina nel Nuovo. La ricerca sulle piante bibliche condotta sul campo e nella bibliografia mondiale sarà al centro di questo interessante incontro di approfondimento.
Entrambi gli eventi sono a ingresso libero.