Venanzio Maurici, storico tesserato ai pensionati della Cgil, indagato nell’ambito dell’inchiesta della Dda e della Procura di Genova che stamane ha portato agli arresti del governatore ligure Giovanni Toti (domiciliari), dell’imprenditore portuale Aldo Spinelli (domiciliari), dell’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini (in carcere), è stato sospeso dalla Cgil.
Secondo quanto riferito dalla Procura di Genova, Venanzio Maurici, conosciuto da tempo nel sindacato Cgil Spi e cognato del presunto boss Cammarata, non è stato arrestato, ma risulta “destinatario dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria” perché “accusato del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dall’art. 416-bis.1 c.p., in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova”.
“E’ importante che la magistratura – hanno tuttavia spiegato dalla Cgil – vada sino in fondo e faccia chiarezza sulle responsabilità politiche e individuali e trasparenza su uno degli asset produttivi più importanti della Liguria.
Siamo fortemente preoccupati per quanto sta emergendo dall’indagine della Procura che sta coinvolgendo i vertici politici della Regione Liguria ai massimi livelli, il sistema della gestione portuale e alcuni operatori economici.
Il sistema del quale si legge nel comunicato della Procura fa tremare i polsi per il quadro che emerge dalle prime battute dell’indagine. A questo quadro già preoccupante si aggiungerebbe anche la presenza e la permeazione di organizzazioni mafiose”.