Recco, Tristan da Cunha: l’isola che c’era prima dell’arrivo dei camogliesi.
L’isola britannica di Tristan da Cunha è forse il luogo più remoto del mondo. Situata nell’Oceano Atlantico meridionale, senza aeroporto, è raggiungibile solo via mare con un viaggio di sei giorni dal porto più vicino.
Nonostante la sua lontananza, ha un legame profondo con la città di Camogli. E proprio per ricordare questo legame e per raccontare la storia dell’isola prima dell’arrivo dei camogliesi,
sabato 11 maggio, ore 17.30 nella Sala Polivalente di Recco, Francesco Chinchella, Francesco Oneto, Silvia Piccollo, Elena Giuffra, Giorgia Mammi, Marta Revello e Filippo Bogdanovic mettono in scena lo spettacolo “L’isola che già c’era. Tristan”.
Con il patrocinio del Comune di Recco. La rappresentazione in musica ricorderà che l’insediamento a Tristan iniziò nel 1815, per prevenire eventuali tentativi di liberare Napoleone Bonaparte, confinato nella vicina isola di Sant’Elena.
Nel 1892, due camogliesi, Andrea Repetto e Gaetano Lavarello, sopravvissuti a un naufragio, decisero di fermarsi a Tristan, dando origine a una linea di discendenza e a un rapporto con Camogli che esiste ancora oggi.
«Il legame tra Camogli e Tristan da Cunha è un esempio straordinario di come le storie di sopravvivenza e resilienza possano creare legami duraturi tra luoghi e persone separate da migliaia di chilometri.
Nonostante la distanza, i rapporti tra queste due comunità rimangono forti, unendole attraverso la storia e il tempo. Ringrazio Francesco Chinchella per aver proposto questa rappresentazione a Recco». Commenta il sindaco Carlo Gandolfo.