Genova non risponde all’appello in piazza lanciato da associazioni di sinistra per chiedere le dimissioni del governatore ligure Giovanni Toti, da martedì scorso ai domiciliari per corruzione elettorale.
Soltanto 200 persone si sono ritrovate nel tardo pomeriggio di ieri davanti a Palazzo Ducale, poco lontano dalla sede di Regione Liguria, in piazza De Ferrari, per la manifestazione contro la corruzione, organizzata da Arci e Genova Che Osa.
“Contro mafia e corruzione in politica” lo striscione davanti Palazzo Ducale. I manifestanti hanno mostrato cartelli inequivocabili con la scritta “Toti dimettiti” e “Genova contro le mafie”.
In piazza, oltre ai semplici cittadini, Valentina Ghio, deputata ligure del Pd, insieme al segretario del partito Simone D’Angelo e al capogruppo regionale Luca Garibaldi. Presente anche il capogruppo regionale Gianni Pastorino (Linea condivisa) e il capogruppo regionale Ferruccio Sansa.
Presenti anche Domenico Chionetti per la Comunita’ di San Benedetto al porto, Simona Cosso di Sinistra Italiana e candidata con Avs alle europee, oltre agli organizzatori della manifestazione, Stefano Kovac per Arci Liguria e Lorenzo Azzolini portavoce di Genova che Osa.
“La magistratura fara’ il suo corso nell’accertamento delle responsabilità, ma qui il tema e’ politico e va risolto adesso. Toti deve dimettersi” ha dichiarato la deputata del Pd Valentina Ghio.
“Toti si deve dimettere e tu, in quanto persona eletta nel consiglio regionale devi fare la tua parte, sfiduciatelo” è il testo del volantino diffuso in piazza De Ferrari da Genova che osa, che riporta la lettera che ogni cittadino e’ invitato a inviare ai consiglieri regionali per fare dimettere il presidente della Liguria e la sua giunta di centrodestra.