Maxi inchiesta della Dda e della Procura della Repubblica di Genova per corruzione.
E’ terminato stamane l’interrogatorio davanti alla gip del Tribunale di Genova Paola Faggioni di Roberto Spinelli, sentito per circa un’ora e mezza nell’ambito nell’inchiesta che ha portato il padre Aldo ai domiciliari per corruzione.
Roberto Spinelli , all’uscita dall’ufficio della gip, ha spiegato: “Ho risposto alla giudice” fornendo spiegazioni su quanto gli viene addebitato.
L’avvocato Andrea Vernazza, che assiste Aldo e Roberto Spinelli, ha confermato che il suo più giovane assistito “ha risposto per un’ora e mezzo a tutte le domande della gip Faggioni e del pm Monteverde” ma non ha voluto entrare nel merito definendo comunque l’interrogatorio “positivo”.
Nelle prossime ore i legali difensori di Roberto Spinelli potrebbero quindi avanzare richiesta di ritiro della misura cautelare interdittiva per l’esercizio dell’attività imprenditoriale e professionale.
Moncada (Esselunga) nega gli addebiti
In mattinata sono stati ascoltati dalla gip per l’interrogatorio di garanzia anche Francesco Moncada, membro dimissionario del Cda di “Esselunga” e marito di Marina Caprotti, che si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee, e l’imprenditore portuale e presidente di “Enti Bacini” Mauro Vianello (considerato l’uomo del Pd) che si è avvalso della facoltà di non rispondere.
I legali difensori di Moncada hanno rilasciato una nota in cui spiegano il loro assistito “ha in particolare sottolineato che in occasione dell’incontro svoltosi il 17 marzo 2022 presso la sede della Regione ha sempre inteso agire nel pieno rispetto della legalità e in assoluta trasparenza. Come risulta dal testo delle intercettazioni, ha sempre espresso la volontà di agire ‘alla luce del giorno’ ed ha negato pertanto di aver aderito ad alcun patto illecito.
Quanto agli aspetti tecnici e burocratici della pratica di Sestri Ponente, Moncada ha sottolineato che essa ha avuto un iter molto lungo e articolato, avviata a livello Comunale nel lontano agosto 2010, passato attraverso sentenze favorevoli del Tar e del Consiglio di Stato, e infine approdata in questi giorni alla fase della prima conferenza dei servizi. Di contro la pratica di Savona non necessitava di alcun passaggio regionale.
Moncada ha inoltre precisato che il contratto con la Società Programmazioni Televisive S.p.A. non ha nulla a che fare con la contestazione, riguardando esclusivamente la programmazione televisiva e non la pubblicità di Terrazza Colombo”.