Ieri gli investigatori della Squadra Mobile di Genova hanno arrestato un cittadino senegalese di 32 anni per i reati di violenza sessuale e spaccio di sostanze stupefacenti.
I fatti per cui l’africano è gravemente indiziato risalgono al dicembre dello scorso anno, quando una genovese di 19 anni si era presentata presso il Pronto soccorso del Galliera dichiarando di essere stata vittima di una violenza sessuale.
Nell’immediatezza, le poliziotte specializzate della III Sezione della Squadra Mobile hanno avviato le indagini che, attraverso l’audizione protetta della vittima e la minuziosa ricostruzione dei momenti antecedenti alla violenza sessuale per mezzo delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico dell’indagato.
In particolare, si è potuto ricostruire che la giovane genovese, avendo conosciuto in precedenza l’africano per motivi legati al consumo di sostanza stupefacente, anche in quella circostanza aveva deciso di avvicinarsi a lui per consumare del crack, poi effettivamente cedutole dallo spacciatore senegalese.
Ttuttavia, dopo aver fumato la sostanza, il 32enne ha approfittato della donna, costringendola a subìre un rapporto sessuale all’interno di un anfratto nel mezzo di alcune palazzine della zona di Piazza del Carmine.
Tra i vari riscontri, grazie alle analisi scientifiche della Polizia Scientifica, sui capi di abbigliamento indossati sia dall’indagato che dalla vittima, sono stati effettivamente rinvenute tracce di DNA dell’africano.
Il 32enne è stato preso e rinchiuso nel carcere di Marassi a disposizione dell’autorità giudiziaria.