La gip del Tribunale di Genova Paola Faggioni oggi ha rigettato la richiesta di revoca dell’obbligo di dimora avanzata, tramite il suo legale, da Arturo Angelo Testa il quale, come il fratello Italo Maurizio Testa, è destinatario della misura cautelare del divieto di allontanarsi dal comune di Boltiere, in provincia di Bergamo.
Nell’ambito della maxi inchiesta della Dda e della Procura della Repubblica di Genova per corruzione elettorale i due fratelli siciliani, esponenti della comunità riesina nel capoluogo ligure, sono accusati di corruzione elettorale aggravata dall’agevolazione mafiosa. Nei giorni scorsi sono stati sospesi da Forza Italia.
All’istanza di revoca della misura cautelare, proposta due giorni fa durante l’interrogatorio di garanzia, la Procura oggi ha dato parere negativo ritenendo che a pochi giorni dall’esecuzione del provvedimento le esigenze cautelari non sarebbero cambiate e che le dichiarazioni rilasciate dall’indagato alla giudice Faggioni non avrebbero modificato il quadro accusatorio emerso dalle indagini.