Giorgio Carozzi sentito per 5 ore dai pm
Il giornalista in pensione del quotidiano Il Secolo XIX Giorgio Carozzi, membro del comitato portuale in rappresentanza del Comune di Genova, è stato ascoltato oggi dagli inquirenti per 5 ore come persona informata sui fatti nell’ambito della maxi inchiesta su corruzione elettorale, che martedì scorso ha portato agli arresti il governatore ligure Giovanni Toti (ai domiciliari), l’imprenditore portuale Aldo Spinelli (ai domiciliari), l’ex presidente dell’Autorità portuale e attuale amministratore delegato (sospeso) di iren Paolo Emilio Signorini (in carcere).
Il “superteste” Carozzi si sarebbe mostrato in un primo momento contrario alla concessione per 30 anni del Terminal Rinfuse al gruppo Spinelli, insieme all’avvocato Andrea La Mattina, che nel board rappresenta la Regione Liguria, e all’ex presidente dell’autorità portuale di Savona Rino Canavese.
Secondo la pubblica accusa, ci sarebbero state pressioni affinché votassero a favore. La Mattina e Carozzi poi cambiarono il loro voto mentre Canavese fu l’unico a opporsi.