“L’assemblea del 16 maggio ha chiarito inequivocabilmente i ruoli all’interno della Cooperativa Sociale Genova Integrazione a marchio Anffas”.
Lo hanno dichiarato oggi i responsabili della CUB Sanità di Genova e provincia.
“La CUB Sanità di Genova – hanno aggiunto – aveva regolarmente richiesto l’uso di una sala interna al centro Jona per svolgere una propria assemblea, ma i lavoratori sono stati costretti a riunirsi fuori dai cancelli.
La Cooperativa, che aveva negato il permesso alla CUB, ha concesso la stessa sala a CGIL, CISL e UIL appena 24 ore dopo, dimostrando una chiara preferenza e mancanza di equilibrio.
Questo atto discriminatorio ha ricevuto una risposta decisa dai lavoratori: una ventina di loro si sono comunque riuniti per discutere delle loro necessità lavorative e delle azioni da intraprendere riguardo alle condizioni strutturali dei luoghi di lavoro, livelli di fascia, vertenze sugli scatti d’anzianità, minimi assistenziali e RLS.
Il presidente della Cooperativa osservava da lontano, assistendo al fallimento del tentativo di discriminazione.
L’organizzazione sindacale CUB ha annunciato che attiverà le procedure di raffreddamento presso la Cooperativa e, in seconda fase, presso la Prefettura di Genova.
Questo per richiedere quanto già deciso nella piattaforma rivendicativa sottoscritta dai lavoratori e per protestare contro la disparità di trattamento dimostrata dalla Cooperativa, segno che alcune organizzazioni sono più ‘amiche’ di altre.
La CUB Sanità di Genova e provincia si impegna a risolvere positivamente i problemi dei lavoratori, senza farsi influenzare da amicizie o favoritismi. Continuerà a portare avanti le proprie azioni, informando costantemente i lavoratori interessati”.