Prenotazione obbligatoria entro il 25 maggio al Teatro Pubblico Ligure
Dopo le emozioni del primo incontro, la Biblioteca Vivente sabato 8 giugno dalle 15.30 alle 18.30 torna nella casa circondariale Marassi, dove i libri umani sono i detenuti.
È l’ultimo appuntamento di questa particolare e apprezzata iniziativa, che permette di tornare a guardarsi negli occhi e ascoltare, senza giudicare. Un’esperienza a cui hanno partecipato decine e decine di lettori, con il tutto esaurito in ognuna delle sei occasioni di prendere in prestito i libri umani della Biblioteca Vivente, in questa prima edizione.
È un progetto del Comune di Genova – Assessorato Pari Opportunità e di Teatro Pubblico Ligure, guidato dalla direzione artistica di Sergio Maifredi e realizzato in collaborazione con ABCittà, che ha contribuito a valorizzare Genova capitale italiana del libro 2023.
Dopo avere proposto i cataloghi alla Biblioteca Berio, al Mercato Orientale, alla Biblioteca Universitaria e al Museo di Palazzo Rosso, la “Biblioteca Vivente” conclude il suo percorso con una seconda consultazione dei libri umani nel carcere di Marassi.
A raccontare la propria storia sono i detenuti, più una mamma – Anna – che ripensa al giorno in cui da un dettaglio banale – un cucchiaino di yogurt – è partita la decisione tanto sofferta di ricorrere alla “Denuncia”.
Oltre alla sua, ci sono altre dodici storie.
Andrea ne “Il giorno del male” descrive quella di un padre mancato, Natale ne “Il calcio d’inizio” condivide con il lettore l’esperienza di una rinascita, Valerio ne “I cinquecento metri” sottolinea come ogni vera scelta sia frutto di una lotta interiore, Willy nella “Terza volta” parla di droga, Yassine ne “Il Direttore di Trani” prende ad esempio un dialogo sincero che gli ha cambiato la vita, Adil ripensa con disincanto al sogno della sua “Seconda vita” in Italia, Alb ripercorre le gelosie e gli ostacoli di una vita travagliata in “Colpo di fulmine”. Poi ci sono Antonio con “La forchetta sporca”, Ayman con “Le carte triple”, Ayoub con “Mentre fuori pioveva”, Claudio con “Mezzo polmone” e Franco con “La frenata”.
Per ascoltare le loro storie i posti sono limitati e la prenotazione obbligatoria entro il 25 maggio. Occorre compilare un modulo e fornire un documento d’identità.
Gli incontri con i libri umani si svolgono in modo molto semplice. Ogni lettore ritira una tessera gratuita, prende visione del catalogo diviso per titoli, procede alla scelta e prenota la consultazione.
Il lettore ascolterà la storia di cui è portatrice una persona reale, il libro umano, e potrà porre domande. La durata di ogni consultazione è di circa mezz’ora, al termine della quale verrà chiesto di scrivere una breve recensione, un messaggio da lasciare al libro umano che ha incontrato.
La narrazione ancora oggi è uno straordinario strumento di conoscenza che percorre la cultura di diversi popoli e generazioni. Sono moltissime le testimonianze narrative che mettono in evidenza l’importanza psicologica, sociale e culturale di aprirsi al mondo, con tutte le difficoltà i rischi, ma anche il giovamento che ne possono derivare per la promozione del dialogo, la riduzione dei pregiudizi e l’incoraggiamento della comprensione reciproca.
Un circolo virtuoso che si attiva con questo strumento innovativo per Genova, attraverso il quale aumentare la soglia di rispetto verso chi per sue esperienze, fede religiosa, identità, ma anche per il suo aspetto fisico, per i suoi orientamenti o per il suo stile di vita viene considerato lontano o addirittura nemico.
L’obiettivo è smettere di giudicare e iniziare a capire chi è l’altro.
Maggiori informazioni saranno pubblicate sui siti del Comune, delle Biblioteche, di ABCittà e del Teatro Pubblico Ligure.
Un particolare ringraziamento alla Direzione e al personale della Casa Circondariale di Genova Marassi che, assieme all’Associazione Culturale Teatro Necessario, hanno contribuito alla realizzazione dell’evento.