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Enzo Paci, grande Villaggio nel film di Luca Manfredi

Enzo Paci, grande Villaggio nel film di Luca Manfredi
Enzo Paci interpreta Paolo Villaggio

Noi genovesi amiamo particolarmente il personaggio di Paolo Villaggio e dico personaggio non a caso riferendomi soprattutto a Fantozzi.

Perchè invece Villaggio come uomo non era proprio simpatico a tutti, neanche a noi genovesi. Paolo, per chi l’ha conosciuto, non era una persona facile.

E’ vero che sin da ragazzo faceva ridere tutti al Baretto di Corso Italia, ma spesso qualcuno della sua cerchia di amici ci ha anche pianto per le sue battute il più delle volte cattive e indelicate.

Eppure su questa sua comicità aggressiva Villaggio ha costruito la sua carriera e, malgrado chi non credesse in lui, come i genitori, è diventato indubbiamente un grande attore comico, o meglio tragicomico, che rimarrà nella storia della Tv e del cinema italiano.

Enzo Paci racconta ad 1 Mattina il film di Luca Manfredi

Ieri sera alle 21,30 su Rai 1 è andato in onda Com’è umano lui il film di Luca Manfredi  incentrato  sulla vitaprefantozziana di Villaggio, focalizzandosi in gran parte sulla vita privata dell’attore. Manfredi  ci presenta un Paolo più imbranato di quanto fosse in realtà Villaggio, lo studente di legge fuoricorso che mette incinta la fidanzata Maura e viene costretto dai genitori a sposarla.

Un Paolo assediato dal volere di genitori dispotici di una Genova “bene” a cui apparteneva anche l’amico Fabrizio de Andrè, anche lui pecora nera della nota famiglia genovese. Un Paolo costretto alla fine a cedere al volere paterno di entrare come impiegato in fabbrica dove lavorerà ben sette anni per mantenere moglie e due figli.

Ma è proprio a quell’impiego frustrante che dovrà la sua fama, quando finalmente scoperto prima da Ivo Chiesa e poi da Maurizio Costanzo prenderà il volo da Genova verso Roma e poi Milano, prima intepretando il professor Otto von Kranz e poi Fracchia e Fantozzi che gli daranno la grande notorietà.

Chi come me nato negli anni Sessanta non ricorda infatti le sue apparizioni in Quelli della domenica nel 1968! Col suo lessico originale e impietoso, Villaggio è stato in grado di rivoluzionare la comicità televisiva incarnando un presentatore cinico e sprezzante fuori da ogni canone. All’inizio qualche benpensante si sarà scandalizzato senz’altro, ma poi è proprio quel suo essere trasgressivo a far breccia sul pubblico che apprezzerà  il suo umorismo caustico assolutamente innovativo.

Enzo Paci ad 1 Mattina

I film di Fantozzi con la regia di Luciano Salce faranno il resto: Villaggio diventa il mito dell’italiano medio. Ebbene a questo mito restituisce un’ ottima performance Enzo Paci, attore genovese classe 1972, diplomato alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 2000. Comico anche lui, a metà degli anni Duemila partecipa a trasmissioni come Colorado e Zelig e dopo tanta gavetta, nel 2021 arriva la popolarità grazie alla fiction Blanca nel ruolo del commissario Mauro Bacigalupo. Ma l’interpretazione di Villaggio è di tutt’altro spessore. Paci ha saputo dare a Paolo tutte le sfacettature giuste, consegnandoci  un Villaggio determinato, appassionato, innamorato, ma anche fragile.

Guardando il film viene da chiedere: se non fosse stato per la moglie Maura sarebbe arrivato dove è arrivato? Del resto si sa che dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna! Ebbene la Maura Albites (Camilla Semino Favro)  di Luca Manfredi è una grande donna.

Ma accanto a lui non c’è stata solo una grande donna, ma anche dei grandi amici come Faber(Andrea Filippi) e Polio (un ottimo Andrea Benfante, che grazie a questa interpretazione speriamo di vedere presto in altre situazioni che mettano in risalto il suo indiscusso talento d’attore),  personaggi imprescindibili per la vita e la carriera di Paolo.

E così alla fine del film, che ci mostra anche i luoghi più rappresentativi della nostra città come Boccadasse, grazie ad Enzo Paci,  si riesce a voler bene a Villaggio anche come uomo non solo come “Fantocci”. Francesca Camponero