Il mondo sta bruciando. Venti di guerra in Europa, che non ci sfiorano più ma ci avvolgono. Non c’è pace ed anzi ormai si parla apertamente di guerra.
Però il problema del Pd è ancora il femminismo. E poiché una femmina guida il nostro Governo, la prima donna in effetti a guidare un Governo in Italia, la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein ieri a Genova ha attaccato la premier Giorgia Meloni perché è “femminile ma non femminista” e, dunque, “non può difendere le donne”.
Ci sarebbe una valanga di critiche da un punto di vista di sinistra da avanzare nei confronti di questo Governo, primo fra tutti quello di sostenere senza se e senza ma il regime di Kiev e il suo presidente Volodymyr Zelensky.
Invece il problema del Pd è il solito: il corpo è mio e me lo gestisco io. Il corpo sarà anche tuo, ma il cervello è quello di una testa vuota.
Una cosa è certa per le prossime elezioni europee. Ci sarà una forte astensione, ma per votare a sinistra bisognerà proprio fare un gran sforzo.
Ma analizziamo un po‘ ciò che propone la politica del Pd agli elettori.
Il Pd dice ora di essere per la pace, ma anche per l’invio di armi sino a quando la Russia non si piega.
Il Pd non ha mai messo in discussione i i tagli alla sanità, ma oggi dice che ci vogliono maggiori fondi alla sanità.
Il Pd è sia per la privatizzazione della sanità che contro la privatizzazione della sanità, a seconda dei momenti.
Il Pd non si è mai opposto concretamente alla precarizzazione del lavoro, ma ora dice che è contro il lavoro precario.
Il Pd ha sempre voluto bassi salari e grazie ai sindacati c’è riuscito, ma ora scopre che dal 1990 sono fermi.
Il Pd ha di fatto smantellato lo stato sociale, ma ora dice che è contro lo smantellamento dello stato sociale.
Il Pd ha trasformato l‘antifascismo in un imbroglio per prendere voti.
Il Pd dice di essere di sinistra ma in realtà, a parte femminismo radical chic e lgbtq+, è di destra. Prof. Paolo Becchi
Schlein: per difendere le donne bisogna essere femministe, Meloni solo femminile