E’ stato lo statista più perseguitato al mondo dai magistrati politicizzati e dileggiato dalle sinistre perché faceva paura: era un ostacolo insormontabile.
Ha però costruito dal nulla un impero economico e creato migliaia di posti di lavoro. Ha dato agli italiani l’alternativa di potere scegliere fra Tv privata e carrozzone pubblico Rai. E’ stato amico degli Usa, ma anche della Russia di Putin e voleva la pace. In campo sportivo ha fatto crescere il Milan e altre squadre sportive, ottenendo successi a livello nazionale e internazionale. E tanto altro.
Sono soltanto alcuni pregi e meriti del Cavaliere Silvio Berlusconi, fondatore di Forza Italia, scomparso un anno fa a Milano, che ai magistrati politicizzati ha resistito fino alla fine e ha lasciato un segno profondo come protagonista di un trentennio della storia politica italiana.
Fra i demeriti, dal punto di vista politico, c’è proprio quello di non essere stato in grado di portare a termine la riforma della giustizia, contro quello strapotere delle toghe di sinistra che gli hanno rovinato la vita, come ha ricordato anche sua figlia Barbara.
“Il leader politico più perseguitato al mondo con più di 4mila udienze e 86 processi” ha dichiarato Barbara Berlusconi, terzogenita del fondatore di Forza Italia, in un’intervista commemorativa concessa in esclusiva al TG1 e realizzata a Villa Macherio a un anno dalla scomparsa del padre.
“Mio padre – ha aggiunto Barbara Berlusconi – ha cambiato l’Italia modernizzandola, nell’imprenditoria, nello sport, nei media e soprattutto nella politica con l’introduzione del bipolarismo. È stato molto amato perché ha sempre difeso la libertà come diritto naturale dell’uomo in contrapposizione a uno Stato più oppressivo e non al servizio dei cittadini, come lui invece auspicava. E poi è stato certamente contrastato”.
Barbara Berlusconi ha quindi puntato il dito contro una certa parte della magistratura che ha messo nel mirino suo papà per anni. Uno scontro politico senza precedenti: “Un accanimento da parte di una parte della magistratura politicizzata che è durato quasi 30 anni e che ne ha gravemente compromesso la salute. Mi auguro che venga presto approvata in Parlamento la riforma della giustizia”.