I pm della Procura di Genova che da oltre tre anni indagano sull’ipotesi di corruzione elettorale nei confronti del governatore ligure Giovanni Toti “ritenendo di potere circoscrivere prove evidenti” starebbero pensando di chiedere il giudizio immediato per l’indagato, messo agli arresti domiciliari da martedì 7 maggio.
Lo stesso per gli indagati che sono stati arrestati: l’imprenditore portuale Aldo Spinelli (ai domiciliari) e l’ex presidente dell’Autorità portuale e attuale amministratore delegato (sospeso) di Iren Paolo Emilio Signorini (in carcere).
Lo hanno anticipato stamane alcuni quotidiani sottolineando che questa resta, al momento, una ipotesi.
È probabile che, prima di procedere in tal senso, i pm genovesi vogliano aspettare l’esito del ricorso al Tribunale del Riesame contro la decisione della gip Paola Faggioni di respingere la richiesta di revoca dei domiciliari di Toti.
Se anche il Riesame dovesse bocciarla resterebbe ancora il passaggio in Cassazione, così come annunciato nei giorni corsi da Stefano Savi, legale difensore di Toti.