Un itinerario che si svolge tra alcune di quelle che erano le zone a “a luci rosse” della città dal Medioevo fino all’abolizione che avvenne nel 1958., a cura dell’Associazione Culturale Genova Cultura
Tra piazze nascoste, oscuri caruggi e palazzi nobiliari alla scoperta della Genova proibita: le guide di Genova Cultura sveleranno i segreti intriganti, piccanti e divertenti episodi che vedono protagoniste le “signorine” indimenticabili di alcune delle case chiuse della Superba.
Galleria Mazzini: nei paraggi c’era il “Suprema”, in assoluto la casa chiusa più chic della città. Via Garibaldi, prima di diventare la lussuosa “Strada Nuova” a metà del 500, era sede del bordello pubblico, Via Maddalena e Piazza Lepre dove si trovava il famoso “Lepre”, molto in voga nel ventennio, era infatti il prediletto dai gerarchi fascisti che venivano accolti dalla portinaia “Dolly” con il saluto romano, Vico Castagna con il “Castagna”, il più amato dagli studenti, Porta Soprana con alcune delle case più a buon prezzo, come il “Sommergibile”, erano qua nei dintorni.
Contributo per la partecipazione, Soci € 10, non Soci € 12, E’ necessaria la prenotazione.
Info: mail genovacultura@genovacultura.org, tel. 0103014333, cell. 3921152682, Genova Cultura, Sede Via Roma, 8b cancello/7, 16121 Genova Marcello Di Meglio