Il Tribunale di Genova ha recentemente emesso un provvedimento di sorveglianza speciale per un trentaduenne italiano accusato di pedopornografia.
Questa misura, proposta dal Questore di Savona, durerà due anni e impone diverse restrizioni severe all’uomo, attualmente agli arresti domiciliari.
Le misure imposte dal provvedimento
Il provvedimento sarà pienamente operativo una volta terminati gli arresti domiciliari. Le principali restrizioni includono:
- Divieto di detenere armi: L’uomo non potrà possedere alcun tipo di arma.
- Divieto di associazione: Non sarà permesso associarsi con soggetti pregiudicati.
- Divieto di utilizzo di piattaforme informatiche: Gli sarà vietato utilizzare internet, comprese tutte le piattaforme e i servizi online.
- Divieto di possedere dispositivi di comunicazione: Non potrà possedere o utilizzare telefoni cellulari, dispositivi per comunicazioni dati e voce, né altri apparati di comunicazione ricetrasmittente.
L’indagine e l’arresto
L’uomo è stato arrestato a dicembre durante una vasta indagine sulla pedopornografia condotta dalla Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica di Savona.
Durante una perquisizione domiciliare, gli investigatori hanno trovato numerosi video e fotografie di natura pedopornografica.
Questo ha portato all’arresto dell’uomo e alla successiva proposta di sorveglianza speciale da parte del Questore di Savona.
Avviso orale e prescrizioni del Questore
Alla luce della pericolosità sociale dimostrata dall’uomo e della gravità del reato, il Questore di Savona aveva inizialmente emesso un provvedimento di Avviso Orale. Questo prevedeva il divieto di possedere armi e strumenti informatici.
Successivamente, il Questore ha proposto l’applicazione della misura di sorveglianza speciale, che è stata accettata dal Tribunale di Genova.
Conseguenze della violazione del provvedimento
Qualsiasi violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale, anche se commessa al di fuori della flagranza, comporterà l’immediato arresto dell’individuo.